Covid Italia, ultime notizie – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per il passaggio della Calabria in zona gialla da lunedì. Con il cambio di colore si contempla la chiusura delle discoteche, ma non l’introduzione del coprifuoco. Per gli abitanti della Regione diventa obbligatorio indossare la mascherina all’aperto. Altre regole da seguire? Nei ristoranti i tavoli al chiuso non potranno avere più di 4 persone. Ridotta poi la capienza per cinema, teatri e stadi. Gli spostamenti tra Regioni tuttavia rimangono possibili.
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Calabria in zona gialla da lunedì, ecco cosa cambia: 5 regioni verso rischio alto
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza per il passaggio della Calabria in zona gialla. Lo riferisce il ministero della Salute. Al momento sono cinque le Regioni classificate ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Veneto. La Liguria potrebbe passare in zona gialla dalla settimana di Natale. A detta del governatore Giovanni Toti «l’unico parametro che ci tiene in zona bianca è il numero di ospedalizzati in media intensità ma il flusso degli ultimi giorni supera i 30 pazienti al giorno su base regionale». A proposito dell’andamento della pandemia il presidente ligure ha dichiarato: «Non mi illudo sulla possibilità di restare in zona bianca per il periodo natalizio. Abbiamo superato il limite di 150 casi alla settimana ogni 100 mila abitanti così come le 22 terapie intensive a causa dell’incidenza in provincia di Imperia». Due comuni “arancioni” in Sicilia, San Michele di Ganzaria, nella provincia di Catania, e Itala, nel Messinese, da domenica 12 a lunedì 20 dicembre. Questo secondo quanto previsto dall’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe. Una situazione tutt’altro che incoraggiante quella del nostro Paese.
Gianni Rezza: «La variante Delta è ancora quella predominante da noi. 26 i casi di Omicron in Italia»
«La variante Delta è ancora la variante predominante nel nostro Paese ma in altri Paesi europei comincia a circolare anche la variante Omicron le cui caratteristiche sono ancora in fase di studio. Per quanti riguarda l’Italia, sono stati segnalati fino ad ora 26 casi di questa variante», ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in un videomessaggio di analisi dei dati del monitoraggio settimanale. «Siamo ancora in una fase non facile, questa nuova ondata di Covid sta toccando molto significativamente l’Europa e anche in Italia c’è una oggettiva crescita dei nuovi contagi, anche se siamo ancora uno dei Paesi con un quadro epidemiologico migliore, e ciò grazie alla campagna di vaccinazione che è la leva primaria. Dobbiamo avere fiducia nella scienza», ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo all’Assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna). Leggi anche l’articolo —> “Agorà”, Galli: «Anche chi si sente Rambo finisce con un tubo in gola»