Scuola decreto riaperture, cosa cambia? Quali sono le nuove regole da seguire? Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge “Riaperture” con tutte le indicazioni in merito all’allentamento delle misure per contenere il contagio da Coronavirus. Il dpcm entra in vigore da oggi venerdì 25 marzo 2022 e segna una novità nella lotta alla pandemia.
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Decreto riaperture, cosa cambia per la scuola: dietrofront del governo sulle mascherine
Il 31 marzo, come annunciato dal premier Mario Draghi, terminerà lo stato di emergenza Covid-19. Il decreto preserva, fino al 31 dicembre 2022, la necessaria capacità operativa e di pronta reazione delle strutture durante la fase di progressivo rientro nell’ordinario. Il percorso per il graduale ritorno alla normalità prevede alcune fasi: in primis la fine del sistema delle zone colorate, il superamento del Green Pass e infine l’eliminazione delle quarantene a scopo precauzionale. L’obbligo vaccinale per le categorie obbligate, per le categorie di lavoratori pubblici esposte al rischio contagio e per gli over 50 resta in vigore fino al 15 giugno 2022. Come spiega «Orizzonte Scuola» toccherà ai dirigenti scolastici provvedere, dal 1° aprile 2022 fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022, alla sostituzione del personale docente ed educativo non vaccinato mediante l’attribuzione di contratti a tempo determinato, che si risolvono di diritto nel momento in cui i soggetti sostituiti, avendo adempiuto all’obbligo vaccinale, riacquistano il diritto di svolgere l’attività didattica. Per il personale sanitario e delle RSA l’obbligo vaccinale è esteso al 31 dicembre 2022. Veniamo ora all’isolamento e alle mascherine.
Le principali novità
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, risultati positivi al Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata. Per rientrare in classe avranno bisogno di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo. Sulle mascherine c’è stato il dietrofront del governo: le mascherine rimangono ancora in uso fino al termine delle lezioni. Ancora una volta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi forse si era sbilanciato troppo. Nel decreto “Riaperture” “è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia protettiva, fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive”. In caso di almeno quattro positivi tra gli alunni, docenti e studenti dovranno indossare per dieci giorni dal contatto con il positivo la mascherina FFP2. Leggi anche l’articolo —> Mascherine al chiuso, addio dal primo maggio per le scuole? Gli esperti divisi