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Aumento contagi in Italia, spunta nuovo disturbo legato al Covid: «Molto doloroso»

24/03/2022 12:07 - Aggiornamento 24/03/2022 12:11

Aumento contagi Covid“La pandemia non è finita, tenere la mascherina al chiuso”, questo è il monito di Speranza. Oggi si attende decisione per estensione platea quarta dose di vaccino Covid. Il virus ha ripreso a correre, i nuovi casi nelle 24 ore hanno sfiorato quota 100 mila ed è tornato a salire anche il numero dei ricoveri. Qualche virologo comincia a parlare di una possibile quinta ondata, nonostante Omicron e la sottovariante BA.2 si presentino come meno aggressive. È spuntato in queste ore uno studio scientifico secondo il quale il Covid-19 sarebbe collegato ad un nuovo disturbo, molto doloroso.

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Aumento contagi in Italia, spunta nuovo disturbo legato al Covid: «Molto doloroso»

Un dolore forte alla spalla, movimenti ridotti e rigidità su tutto l’arto. Ci sono forti possibilità che questi sintomi corrispondano alla capsulite adesiva (CA), più conosciuta come “spalla congelata”. Durante la pandemia, come riferisce «La Repubblica», il numero delle persone che soffrono di questo disturbo è aumentato tanto da far riflettere gli studiosi su una possibile connessione con il Coronavirus. Anche la spalla congelata, come ricorda «Money», che rilancia lo studio, ha in genere un’origine infiammatoria, spesso provocata da borsite, tendinite calcifica, sindrome della spalla di Milwaukee, artrite reumatoide, post mastectomia. La ricerca tutta italiana dedicata alla spalla congelata è stata pubblicata su «Journal of Shoulder and Elbow Surgery» nell’estate 2021, ad un anno e mezzo dall’inizio della pandemia. Uno studio che dimostrerebbe che questa patologia potrebbe rientrare nel cosiddetto Long Covid.

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Quarta dose vaccino, Bassetti: «La farei in autunno»

Intanto è iniziata la riunione della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco, che valuterà l’eventualità di un ampliamento della platea della quarta dose di vaccino, che includa anche anziani e chi è ospitato nelle Rsa. È quanto apprende l’Adnkronos Salute. Oggi la quarta dose è somministrata in Italia alle persone immunocompromesse e ai trapiantati. “Stiamo facendo un errore, abbiamo ancora 10 milioni di italiani che non hanno ricevuto la terza dose, molti pensano che non serva. Con le nuove varianti va completato il ciclo con le tre dosi per avere una maggior protezione. Poi è chiaro che ad un over 80, magari con altre patologie, si dovrà fare la quarta dose ma eviterei di spingermi oggi a farla a tutti perché il rischio è di farne una quinta tra 4-5 mesi”. Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova all’«Adnkronos Salute». “Io se dovessi scegliere preferirei una quarta dose in autunno con un vaccino adeguato alle varianti”, ha aggiunto l’esperto.

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