Sul «Corriere della Sera» l’intervista alla dott.ssa Antonella Viola, immunologa, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, che ha ribadito con forza la necessità della mascherina FFP2, che si è rivelata uno strumento validissimo per non contagiarsi. «Nessuno dovrebbe metterla da parte e quando dico nessuno mi riferisco anche a chi ha avuto la malattia pochi mesi fa e ritiene di poterla dismettere sentendosi immune. Niente di più sbagliato. Al chiuso bisogna proteggersi, la FFP2 è efficace anche contro Omicron. Vediamo comparire varianti sempre più contagiose e anche sui vaccinati incombe il rischio di infettarsi».
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Mascherine Ffp2, Viola: «Efficaci contro Omicron, un errore toglierle»
«Credo che in questa fase ci si senta troppo tranquilli. Vale la pena fare un piccolo sacrificio coprendo naso e bocca quando si entra in luoghi chiusi. Ammalarsi di Covid, anche per i vaccinati con tre dosi, non è una esperienza indolore. Se ne può uscire con conseguenze spiacevoli. Una lenta ripresa, stanchezza, fatica a riprendere gusto e olfatto, effetti su cuore, sistema nervoso e metabolismo. Oltretutto c’è la possibilità di reinfettarsi con Omicron dopo aver contratto la variante che l’ha preceduta, Delta», ha detto la dott.ssa Viola, che invita alla prudenza.
Rischio di reinfezioni, le considerazioni dell’esperta
Il tasso di reinfezioni in Italia è del 4,1% e sta crescendo secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Almeno quattro persone su 100 sperimentano Omicron dopo aver già avuto la mutazione Delta. Alla domanda di Margherita De Bac “la seconda infezione equivale a un richiamo vaccinale?”, l’esperta ha risposto così: «Non lo sappiamo con certezza. L’ipotesi prevalente è che l’infezione naturale funzioni come un booster. Aspettiamo di raccogliere più dati. È un fenomeno nuovo, i vaccini comunque funzionano bene: proteggono dalla malattia grave nel 91% dei casi e dal contagio nel 66% dei casi. Il restante 34% può riprendere il Covid perché Omicron possiede la capacità di evadere il controllo del sistema immunitario. Uno studio di ricercatori del Qatar pubblicato sul New England Journal ha evidenziato che chi si è ammalato è protetto al 90% da Delta e appena al 56% da Omicron, che fa la differenza». Leggi anche l’articolo —> Sileri: «Il Green Pass sarà eliminato, la terza dose va fatta a prescindere»