Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza sul Def. Il Documento di economia e finanza è stato approvato con 412 voti a favore e 55 contrari. Fratelli d’Italia e Alternativa hanno votato contro. L’aula di Montecitorio, a maggioranza qualificata, ha approvato anche la relazione dell’esecutivo al Parlamento che aggiorna gli obiettivi di finanza pubblica e il relativo piano di rientro del saldo strutturale di Bilancio. A rivelarlo «Il Corriere della Sera».
Approvato oggi il Def, ulteriori misure di sostegno: come cambia il Superbonus
Secondo sempre quanto riportato dal giornale diretto da Fontana nel corso della giornata il piano del governo sarà votato anche al Senato. Un primo passo verso le nuove misure di sostegno all’economia del Paese. Daniele Franco e il suo staff sarebbero già al lavoro per un decreto legge che dovrebbe essere approvato entro questa settimana o nella prossima, per impegnare 5-6 miliardi di euro in nuovi aiuti. Tra i provvedimenti ci sarebbe la proroga del taglio alle accise su benzina e diesel, già stabilito con il decreto Ucraina bis. Lo sconto scade il 2 maggio ed è costato 588 milioni per un mese. Nel documento dovrebbe esserci anche il rifinanziamento dei fondi di garanzia sui prestiti alle imprese, nuove misure per l’arrivo dei profughi ucraini, misure per correggere l’inflazione e sussidi per contenere il caro-bollette.
Il Governo deve poi “prorogare il termine attualmente previsto” che obbliga le villette unifamiliari a effettuare il 30% dei lavori entro giugno per usufruire del Superbonus. Si precisa anche che “la percentuale del 30% dell’intervento complessivo” deve essere riferito “al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell’intervento”.
Le richieste della maggioranza
Come rivela sempre «Il Corriere della Sera» la maggioranza ha inserito una lunga lista di richieste al governo Draghi. Si va “dalla proroga del termine che obbliga le villette unifamiliari ad effettuare il 30% dei lavori entro giugno per ottenere il Superbonus del 110% alla reintroduzione della cessione crediti anche a istituti diversi da banche ed assicurazioni”. E ancora misure di contrasto al caro-energia, il sostegno a favore di lavoratori giovani e donne. Per far fronte a tutto questo, si domanda al governo di valutare un nuovo «scostamento di bilancio». Leggi anche l’articolo —> Crisi energetica, Draghi nasconde agli Italiani la verità? Cosa non torna