Dl Aiuti – Già lo scorso mercoledì il governo aveva messo a punto le misure contro il caro energia (accise e taglio del prezzo del metano in primis), come pure il pacchetto pensato per dare una mano alle imprese e famiglie colpite dall’inflazione. Vista però la complessità del provvedimento il Cdm ha pensato di far slittare a lunedì 2 maggio ogni decisione definitiva. Le riunioni si susseguono, ma in cuor suo ciascun leader di partito sa che si tratta di “una coperta corta”. Il maxi-decreto ha una base di partenza di 6 miliardi, che non sono poca cosa. Anzi, uno sforzo enorme da parte del governo Draghi. I partiti però insistono perché l’esecutivo aggiunga qualche risorsa in più. Tra le tante proposte quella del leader del Pd Enrico Letta, che chiede un intervento di 15 miliardi, che corrisponderebbe grossomodo ad una sorta di mini finanziaria. Il M5s spinge per un ulteriore scostamento di bilancio, che Draghi non esclude, anche se il premier preferirebbe attingere a risorse europee. L’ex numero uno della Bce punterebbe ad una specie di “Recovery di guerra”.
Dl Aiuti, novità per famiglie e imprese: dal taglio delle accise allo sblocca investimenti
Con il Dl Aiuti che il governo si appresta a varare «le risorse complessivamente attivate dal Governo per sostenere l’economia da inizio 2022 salirà a 21,5 miliardi», ha detto ieri il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, rispondendo al Question time alla Camera. Si tratta, ha puntualizzato, di «un ammontare consistente, mobilitato in tempi brevi» e di «un’azione significativa che rafforza la politica espansiva di bilancio per l’anno in corso». Ma il pressing dei partiti, come dicevamo, è forte. Nel pacchetto dovrebbe entrare l’attesa proroga al 30 settembre dei termini per accedere al Superbonus al 110% per i proprietari di villette che completino almeno il 30% dei lavori. Non solo: il Dl Aiuti interverrà ancora sul taglio delle accise sulla benzina che dovrebbe essere confermato fino al 30 giugno, cui si aggiungerebbe una riduzione del prezzo del metano di 30 centesimi. Sembrerebbe escluso un ulteriore innalzamento del tetto Isee a 30mila euro per usufruire del bonus sociale, poiché determinerebbe un onere «molto elevato e di non facile copertura», come ha spiegato sempre il ministro Franco.
Il pressing dei partiti
Tra le novità ci sarebbe la proposta avanzata da Giancarlo Giorgetti di una norma “che consentirà al ministro dello Sviluppo Economico di sbloccare investimenti da almeno 50 milioni in settori strategici convocando una Conferenza dei servizi decisoria, anche sostituendo l’amministrazione proponente”, scrive «Qui Finanza». Anche «Sky Tg24» ha dedicato un articolo alle nuove proposte contenute nel Dl Aiuti: nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico è istituito per il triennio 2022-2024 il «Fondo per il potenziamento dell’attività di attrazione degli investimenti esteri», con una dotazione iniziale di 5 mln di euro per ogni anno. Il fondo «è finalizzato alla realizzazione di iniziative volte alla ricognizione di potenziali investitori strategici esteri, per favorire l’avvio, la crescita e la ricollocazione nel territorio nazionale di insediamenti produttivi e l’elaborazione di proposte di investimento strutturate». Le bozze che han preso a circolare però sarebbero state bollate da Palazzo Chigi come «ampiamente superate». Leggi anche l’articolo —> Carburanti, finita la tregua: tornano a salire i prezzi
