Mascherine al supermercato – “Entri al supermercato senza mascherina e vieni guardato come un bandito pronto a fare una rapina. Che tristezza…”. Così Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in un lungo sfogo sui social. Bassetti, tra i volti noti durante l’emergenza Covid, ha affidato una lunga riflessione. “Dobbiamo lavorare per ricostruire coscienze devastate e percezioni errate del rischio infettivo”, ha scritto l’infettivologo, partendo da un fatto che gli è successo. In passato, Bassetti aveva già puntato il dito contro l’abuso dell’obbligo di mascherina, da lui definito un “talebanismo”. L’uso del dispositivo “non ci ha evitato di essere uno dei Paesi europei con il maggior numero di contagi”, secondo l’esperto.
Bassetti: “Al supermercato senza mascherina guardato come bandito”
“Dopo la fine dell’obbligo purtroppo si vedono scene assurde”, aveva scritto ad esempio il 4 maggio scorso. “Al supermercato, al bar, nei negozi: se entri senza mascherina la gente ti guarda come un fuorilegge, un malvivente. I messaggi sulle mascherine inviati alla gente dalla politica hanno prodotto questi aberranti risultati. Su una cosa siamo i primi in Europa. Sapete quale? Sull’aspetto psichiatrico dell’uso e del non uso delle mascherine. Numeri 1”. Argomento su cui Bassetti è tornato: la mascherina “viene declinata in maniera cosmetica”. E ancora: “Vedo tanta gente con le mascherine che risalgono alle guerre puniche, che non so a cosa servono se non ad accontentare politici, governatori e sindacalisti che amano imporre obblighi”, le parole dell’esperto.
“Non che mi interessi tornare in televisione…”
Nel video postato sui suoi canali social Bassetti ha parlato anche di vaccini. “Si parla troppo poco di Covid e così la gente si vaccina di meno. Poche terze dosi, pochissime quarte dosi”, insomma “molti pensano che tutto sia finito”. “Non è che mi interessi tornare in televisione” ma nel prossimo autunno “rischiamo di trovarci in una situazione di grande difficoltà”, ha puntualizzato. Bassetti ha poi commentato i dati sui decessi: “150 morti al giorno fanno una grande impressione”, ha anticipato, ma “c’è da dire una cosa: se un signore di 85 anni muore a casa col tampone positivo, se è morto per un’insufficienza cardiaca o perché si era rotto il femore, secondo voi viene classificato come morto per Covid o con Covid? Io sono certo che verrà classificato come un morto Covid”, ha rimarcato. Per questo “bisognerebbe indagare un po’ di più su questi 150 morti al giorno” che evidentemente “sono troppi rispetto al resto d’Europa. Io non credo che siamo i peggiori d’Europa nella gestione del Covid, ma da questi numeri sembra così”. Leggi anche l’articolo —> Mascherine in aereo obbligatorie fino a quando? L’Ue accelera, l’Italia frena