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Reddito di cittadinanza, pagamenti con due ricariche per chi divide la stessa casa: ecco come

17/05/2022 12:18 - Aggiornamento 17/05/2022 15:55

Reddito di cittadinanza, pagamenti con due ricariche per chi vive nella stessa casa, è possibile? Secondo quanto riportato da «Money» in un articolo uscito oggi, martedì 17 maggio 2022, in alcuni casi è consentito che due persone che dividono lo stesso tetto possano beneficiare del sussidio. Anzi, in verità, ci sono più soluzioni diverse, per ottenere il pagamento.

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Reddito di cittadinanza, pagamenti con due ricariche per chi divide la stessa casa: ecco come

Il Reddito di cittadinanza, come sappiamo, è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Avere la stessa residenza non impedisce affatto di presentare due, o più, distinte richieste di reddito di cittadinanza. Intendiamoci, in genere, è così, dal momento che il Rdc tocca all’intero nucleo familiare, più eventuali componenti non conviventi, ma comunque a carico. Cosa accade però se nella stessa abitazione coabitano due persone o più persone che tra loro non sono legate da alcun vincolo familiare e affettivo? In questo caso, come spiega «Money» ci sono strade diverse da percorrere per ottenere il sussidio fortemente voluto dal M5s. Si può decidere, ad esempio, di presentare un’unica domanda di Rdc e richiedere in seguito di suddividere il pagamento su due carte di Poste italiane. Un’altra ipotesi è di procedere alla scissione del nucleo familiare in modo da avere due Isee differenti. Questa via consente di godere di due redditi di cittadinanza distinti. Ed è l’alternativa che gli Italiani sembrano prediligere.

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Le strade percorribili

Come si arriva alla scissione del nucleo familiare? Bisogna recarsi all’Anagrafe. È possibile esclusivamente qualora tra i coabitanti che chiedono di essere inseriti in distinti nuclei familiari non ci sia alcun vincolo di parentela inclusi i legami affettivi. Dichiarare il falso vorrebbe dire commettere il reato di falsa attestazione in atto pubblico. Se questa via non è praticabile resta la possibilità di presentare una sola richiesta di reddito di cittadinanza e chiedere che l’importo venga suddiviso in parti uguali su più carte Rdc. Lo prevede il decreto del 30 aprile 2021: ciò è consentito a patto che l’importo della prima ricarica erogata sia almeno pari a 200 euro. Per avere ulteriori informazioni sul reddito di cittadinanza il consiglio è di visitare il sito ufficiale. Leggi anche l’articolo —> Bonus tende da sole 2022, cosa rientra nella detrazione: come fare la domanda

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