Salgono a tre i casi confermati in Italia di vaiolo delle scimmie. Sono stati tutti individuati all’Istituto di malattie infettive Spallanzani di Roma. Al caso di ieri se ne aggiungono oggi altri, confermati dalle analisi, e sono correlati al caso zero, come riferisce l’«Ansa». Il primo è un uomo rientrato dopo un viaggio alle Isole Canarie, che si era presentato al pronto soccorso dell’Umberto I. Cosa sappiamo sul nuovo virus, come comportarsi per evitare il contagio: cosa fare e cosa no.
Vaiolo delle scimmie, Iss spiega cosa fare per evitare il contagio
“L’Iss ha costituito una task force composta da esperti del settore ed ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”, si legge in una nota dell’istituto Superiore di Sanità. Lo stesso Iss ha lanciato alcune raccomandazioni sul comportamento da tenere in caso di sintomi sospetti e contatto con persone con segnali di eventuale infezione. Le raccomandazioni prevedono qualora insorgessero sintomi sospetti di restare a casa, di evitare contatti con l’esterno, e di avvisare il medico. “Come prevenzione, è importante evitare il contatto con persone con febbre e valutare con attenzione, prima di ogni contatto personale stretto o contatto sessuale, la presenza di eventuali manifestazioni cutanee inusuali (quali vescicole o altre lesioni) sulla cute del partner”, spiegano dall’Istituto superiore di sanità. Quali sono i sintomi più comuni? Febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee come vescicole, pustole, piccole croste. Secondo l’Iss, la malattia si risolve da sola in 1-2 settimane con giusto riposo e senza terapie specifiche.
Istituita una task force per seguire la situazione
“Il ministero della Salute sta monitorando attentamente i casi di vaiolo delle scimmie segnalati in Italia e ha allertato le Regioni per un tracciamento degli eventuali casi. Anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha attivato una task force per seguire al meglio l’evoluzione della situazione. Al momento nel nostro Paese non si registra una situazione di allarme ed il quadro è sotto controllo”, ha detto all’«Ansa» Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss. Leggi anche l’articolo —> Cos’è il vaiolo delle scimmie: sintomi, tempi di guarigione