Strage Capaci riassunto, chi sono le vittime – Sono trascorsi trent’anni dalla strage di Capaci, l’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione organizza la manifestazione #PalermoChiamaItalia per sensibilizzare e coinvolgere gli studenti nelle celebrazione in onore delle vittime della mafia. Ricostruiamo insieme gli ultimi drammatici momenti di Falcone: ecco cosa accadde il 23 maggio del 1992.
Strage di Capaci, il riassunto dell’attentato del 23 maggio 1992: chi sono le vittime
Il giudice antimafia Giovanni Falcone stava tornando a casa da Roma, come era solito fare nel fine settimana, insieme alla moglie Francesca. Angelo Corbo, uno dei poliziotti sopravvissuti, ha raccontato a «Il Fatto Quotidiano» che erano diretti a Favignana per vedere la mattanza dei tonni «ma l’abbiamo vista in anticipo la mattanza. E i tonni eravamo noi». A Capaci l’esplosione avvenne alle 17.56 e 48 secondi di sabato 23 maggio 1992. Si tratta della strage mafiosa più nota e ricordata della storia italiana: il tritolo usato da Cosa Nostra devastò un tratto dell’autostrada A29 all’altezza del cartello dello svincolo per Capaci-Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo.
La dinamica, tutto organizzato da tempo
L’obiettivo della Mafia erano le tre auto blindate che componevano il convoglio che stava conducendo il giudice Giovanni Falcone, 53 anni, e sua moglie Francesca Morvillo, 47 anni e anche lei magistrato, dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. La prima, una Croma marrone, fu investita in pieno, andò completamente distrutta. Sono morti sul colpo i tre agenti della scorta: Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, entrambi trentenni, e Vito Schifani, di 27 anni. La seconda auto, una Croma bianca su cui viaggiavano Falcone, Morvillo e l’autista Giuseppe Costanza, si schiantò violentemente contro l’asfalto che si era alzato. Falcone, che stava guidando, e Morvillo, seduta al suo fianco, furono scaraventati contro il parabrezza. Sono morti poche ore dopo in ospedale. Costanza sopravvisse, così come gli uomini della scorta nella terza auto, una Croma azzurra, Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.
Strage di Capaci riassunto, Francesca Morvillo l’unica magistrati donna ad essere stata assassinata in Italia
Gli attentatori fecero ricorso ad un radiocomando normalmente impiegato nei modellini di aeroplani, che inviò un segnale a un apparecchio che a sua volta attivò un circuito elettrico collegato ai fili dei detonatori sulla carica esplosiva. Cosa Nostra riuscì purtroppo nel suo intento: come dicevamo, il giudice Falcone morì durante il trasporto in ospedale a causa del trauma cranico, per via dell’impatto contro il parabrezza, e per numerose lesioni interne. La moglie Francesca è deceduta invece al nosocomio la sera intorno alle 22. La Morvillo, anche lei accademica e giudice, è l’unica magistrata donna ad essere stata assassinata in Italia. Al momento della strage aveva 46 anni. Era un attentato pianificato da tempo: molti collaboratori di giustizia, tra cui Giovanni Brusca, organizzatore ed esecutore della strage di Capaci, negli anni Novanta, riferirono che Falcone era obiettivo della mafia fin dal 1983, vale a dire da quando istituì il pool antimafia di Palermo. Leggi anche l’articolo —> Paparcuri rivela l’unica volta in cui ha visto piangere Falcone