Ogni famiglia sa che, negli ultimi anni, le spese medie domestiche sono aumentate a dismisura. Un fatto che viene testimoniato anche dai dati ufficiali: secondo Confesercenti, non a caso, dal 2019 è stata messa a registro una crescita dei costi medi familiari intorno al +40%. La percentuale è addirittura più alta (+45%), se si mettono in conto anche gli aumenti registrati in settori come l’abbigliamento e la mobilità. Vediamo di approfondire la notizia.
Confesercenti: spese medie in aumento del 45% dal 2019
Come anticipato poco sopra, le spese medie delle famiglie italiane sono aumentate in modo significativo negli ultimi anni. È quanto emerge dall’analisi condotta da Confesercenti, che ha messo a confronto le spese per i consumi dal 2019 al 2023. Il rapporto richiama l’attenzione su alcuni elementi che, nello specifico, hanno contribuito a questa crescita così imponente, pari al +45%. In primis l’aumento dei costi di beni e servizi essenziali come cibo e utenze, e in secondo luogo la crescita della spesa relativa all’abbigliamento e ai prodotti per la casa.
Si deve mettere in conto anche il caro-prezzi in settori come la mobilità, causato dal conflitto tra Russia e Ucraina. La situazione dovrebbe comunque migliorare quest’anno: sempre in base alle previsioni degli esperti di Confesercenti, le famiglie della Penisola dovrebbero spendere meno rispetto al 2022, con la sola eccezione degli alimentari e delle bevande. Ovviamente la guerra non è stato l’unico fattore ad aver impattato sulla lievitazione dei costi medi, dato che anche la pandemia fa sentire ancora oggi i suoi effetti a livello economico, insieme all’inflazione.
Come ridurre le spese in casa e la regola del 50/30/20
Un modo per contrastare l’impennata dei prezzi è mettere in atto una strategia di risparmio su più fronti. Innanzitutto, per ridurre le spese energetiche, si consiglia di passare a fornitori che offrono tariffe più convenienti o soluzioni più sostenibili, come quelle proposte sul mercato libero dell’energia elettrica, meglio ancora se green. Per risparmiare sulla spesa alimentare, invece, è consigliabile pianificare i pasti settimanali e fare la spesa preparando una lista dettagliata, evitando così gli acquisti impulsivi. Inoltre, l’acquisto di prodotti di stagione e locali può aiutare a contenere i costi, oltre a favorire l’economia del proprio territorio.
La regola del 50/30/20 è un’altra soluzione particolarmente efficace. Si tratta di un metodo di pianificazione finanziaria che aiuta a mantenere sotto controllo il proprio budget, fornendo una suddivisione equilibrata delle entrate. Stando alla regola, il 50% del reddito dovrebbe essere destinato alle spese fisse, come mutui, affitti e bollette. Il 30%, invece, dovrebbe coprire le spese variabili, mentre il restante 20% dovrebbe essere messo da parte per creare un fondo di risparmio da dedicare alle eventuali emergenze. Tale regola consente di avere una panoramica chiara e semplice delle proprie finanze, aiutando ad evitare gli sprechi.
In conclusione, imparare a ridurre le spese in casa è uno step necessario per controbilanciare l’aumento dei costi degli ultimi anni. Utilizzando i consigli visti oggi, dunque, sarà possibile pianificare le spese in modo più sostenibile e preciso.