Tragedia a Palermo, dove un giovane di 33 anni si è tolto la vita a causa del profondo disagio legato alla sua omosessualità. Nella sua lettera d’addio, il ragazzo ha fatto coming out, chiedendo perdono per non essere riuscito ad amare una donna. La famiglia e il fidanzato hanno deciso di rendere pubblica la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul drammatico clima di discriminazione che ancora affligge la comunità LGBT+ in molte parti d’Italia, compreso il capoluogo siciliano.
La straziante lettera d’addio del ragazzo gay suicida a Palermo
Il ragazzo gay morto suicida a Palermo, nella lettera lasciata prima di togliersi la vita, ha scritto: “Scusatemi se non sono riuscito ad amare una donna né ad amare bene un uomo per via della mia paura”. Parole che rivelano un dolore profondo, frutto di anni di sofferenza e di una vita vissuta in due realtà parallele, come ha raccontato il suo fidanzato 26enne. “Era un ragazzo molto sensibile, ma viveva con la paura costante di essere umiliato e giudicato per ciò che era. Dopo l’aggressione a un gruppo di omosessuali al Teatro Massimo, mi disse in lacrime: E se succede a noi? Io non voglio che nessuno ti faccia del male.” (Continua a leggere dopo la foto)
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Il dolore della famiglia e del fidanzato
La famiglia e il fidanzato del giovane hanno deciso di condividere la sua storia per denunciare il clima di ostilità e paura che molti membri della comunità LGBT+ affrontano ogni giorno. Una tragedia che, purtroppo, sottolinea quanto sia ancora necessario lavorare per una società più inclusiva e rispettosa, in cui nessuno debba vivere nella paura per la propria identità.