Totò Schillaci è morto: addio all’eroe di Italia 90, aveva 59 anni. Una notizia tristissima per gli sportivi e non solo: Totò Schillaci non c’è più. Le sue condizioni di salute avevano subito un improvviso peggioramento nelle scorse ore. Ricoverato all’Ospedale Civico di Palermo dallo scorso 7 settembre, il 59enne stava affrontando una dura battaglia contro le conseguenze di un tumore.
Le complicazioni delle ultime 24 ore
Il mondo del calcio e i tifosi italiani hanno seguito con grande apprensione l’evoluzione delle condizioni di Salvatore Schillaci. L’ex bomber della Juventus e della Nazionale italiana aveva scoperto due anni fa una neoplasia al colon, per la quale è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Questo tipo di tumore, uno dei più diffusi in Italia con oltre 50mila diagnosi solo nel 2023, ha messo a dura prova la salute del calciatore. Sebbene Schillaci avesse pensato di aver sconfitto la malattia, recentemente erano emerse nuove complicazioni che hanno coinvolto anche il sistema respiratorio, portando a un drastico peggioramento delle sue condizioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’improvviso peggioramento
Nei giorni scorsi sembrava esserci qualche speranza: i medici avevano notato segnali di miglioramento, con una riduzione della necessità di ossigeno. Questo aveva acceso la speranza tra i tanti fan del campione, che gli hanno fatto sentire il loro affetto e il loro sostegno. Tuttavia, nelle ultime ore le condizioni di Schillaci sono peggiorate nuovamente, suscitando grande preoccupazione. (Continua a leggere dopo la foto)
L’ultimo bollettino medico
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il bollettino medico del reparto di Pneumologia dell’ospedale di Palermo evidenziava un ulteriore peggioramento delle condizioni cliniche di Totò Schillaci. Nella nota si poteva leggere: “Nelle ultime 24 ore le condizioni cliniche del paziente Salvatore Schillaci sono in sensibile peggioramento, il supporto farmacologico e strumentale delle funzioni cardiorespiratorie consente al momento una stazionarietà dei parametri vitali”. Inoltre, il campione era stato sottoposto a terapie antidolorifiche ed è sedato, circondato dall’affetto dei familiari che hanno raggiunto il suo capezzale e dall’assistenza continua del personale medico. (Continua a leggere dopo la foto)
I tanti messaggi di affetto
Il sostegno per Totò Schillaci è immenso: dai migliaia di fan ai tanti ex compagni di squadra, il flusso di messaggi di affetto e incoraggiamento non si arresta. L’Italia intera piange l’uomo che ci ha fatto sognare durante le “Notti magiche” del 1990. Un gruppo di tifosi si era radunato sotto le finestre dell’ospedale per far sentire a Totò il proprio affetto, con cori e grida di incitamento. Ancora più forte era stata l’ondata di affetto e il sostegno che Schillaci aveva ricevuto via social: su X #forzatotò e #schillaci erano diventati gli hashtag di maggiore tendenza a livello nazionale. (Continua a leggere dopo la foto)
Chi era il bomber delle “Notti Magiche”
Nato proprio a Parlermo, nel quartiere Cep, Schillaci ha lasciato un segno indelebile nel calcio e nell’immaginario popolare con le sei reti con cui si era laureato capocannoniere dei Mondiali italiani del 1990. Aveva iniziato la carriera a Messina, in serie C-2, arrivando fino alla serie B per poi passare alla Juventus, Con la squadra bianconera aveva vinto una coppa Uefa e una Coppa Italia nella stagione 1989/90, preludio dell’exploit nei Mondiali, che la nazionale italiana aveva concluso al terzo posto.