Disastrosa alluvione in Emilia Romagna la notte del 18 settembre. Integriamo le informazioni già date con la notizia che risultano, al momento, due persone disperse. “Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi fa sapere che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto dove si erano rifugiati. Bagnacavallo è la città dove era stato dato l’ordine di evacuazione”: lo ha detto il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi. La regione è di nuovo sotto scacco a causa del maltempo, con un’allerta rossa che ha colpito numerose province. Migliaia di persone sono state evacuate e la situazione continua a peggiorare, con diversi fiumi esondati e numerosi danni.
“Il fiume è esploso”. Disastrosa alluvione in Emilia Romagna la notte del 18 settembre
Le incessanti piogge, effetto del ciclone Boris, stanno flagellando la regione e causando gravi disagi. Le autorità locali sono in stato di massima allerta, e la popolazione è invitata a seguire le direttive per mettere in sicurezza se stessi e le proprie abitazioni. A Castel Bolognese (Ravenna), il fiume Senio ha esondato, invadendo il centro cittadino e mettendo a rischio centinaia di abitazioni. Il sindaco ha invitato i residenti a rifugiarsi ai piani alti e a non uscire per nessun motivo. Solo nel ravennate, si stima che oltre mille persone siano state evacuate, e altre 165 sono state costrette a lasciare le loro case nel bolognese. Tutti gli sfollati sono stati accolti nei centri di accoglienza predisposti dai comuni. Il piccolo comune di Modigliana è tra i più colpiti. Il sindaco Jader Dardi ha descritto la situazione come peggiore di quella del 2023: “Il fiume è esploso, invadendo strade e abitazioni”. Numerose famiglie sono state evacuate e accolte in strutture di emergenza. Nonostante un lieve calo del livello dell’acqua, la situazione rimane critica, con la viabilità compromessa da frane e smottamenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ferrovie bloccate, strade chiuse: migliaia di evacuati
Il maltempo ha bloccato anche la circolazione ferroviaria in diverse aree dell’Emilia-Romagna, con treni sospesi tra Faenza, Forlì, Ravenna e altre città colpite. Anche molte strade principali, tra cui ponti e sottopassi, sono state chiuse per allagamenti e rischio di frane, rendendo difficili gli spostamenti. Nelle aree montane dell’Appennino, tra cui Monterenzio e Monghidoro, diverse frane hanno colpito le strade, isolando interi comuni. Le autorità locali e la Protezione Civile stanno lavorando senza sosta per liberare le carreggiate e garantire la sicurezza dei cittadini. (Continua a leggere dopo la foto)
Preoccupazione a Faenza e Lugo
A Faenza e Lugo, le autorità hanno invitato i cittadini a evacuare le abitazioni vicine ai fiumi, con il fiume Lamone e il fiume Senio che hanno raggiunto livelli preoccupanti. La paura di una ripetizione dell’alluvione del maggio 2023 è concreta, e le squadre di soccorso sono in allerta per gestire eventuali emergenze. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
Le previsioni (che non migliorano)
Purtroppo, le previsioni meteo non lasciano presagire miglioramenti: le piogge continueranno nelle prossime ore, aggravando ulteriormente la situazione. Le autorità stanno monitorando costantemente i livelli dei corsi d’acqua e sono pronte a intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini. La popolazione è invitata a seguire con attenzione gli aggiornamenti e le disposizioni delle autorità locali.