Continuano le indagini sulla vicenda di Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo, in provincia di Parma, accusata di aver ucciso un figlio appena nato e sospettata di un caso analogo accaduto un anno prima. La storia è resa ancora più intricata dalla presunta solitudine con cui Chiara avrebbe affrontato entrambe le gravidanze. I genitori e il fidanzato Samuel sembrano essere stati all’oscuro di tutto. Ma è davvero così? A porre la questione è la ginecologa Monica Calcagni che, sul suo profilo di Instagram da oltre 1,4 milioni di follower, che ha acceso i riflettori sul ruolo di Samuel in questa storia drammatica.
Gravidanza nascosta anche al fidanzato? I dubbi della ginecologa
Attualmente agli arresti domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, Chiara Petrolini è comparsa davanti al Gip di Parma per l’interrogatorio di garanzia, scegliendo di non rispondere. Durante gli interrogatori precedenti, Chiara ha affermato di aver agito da sola e di non aver condiviso con nessuno la notizia delle gravidanze: né con i genitori né con il fidanzato. Tuttavia, è davvero possibile che Samuel, il fidanzato con cui aveva una relazione stabile, non si sia accorto di nulla? La ginecologa Monica Calcagni ha evidenziato che la gravidanza non deve necessariamente sfociare in gesti estremi come quello commesso da Chiara. “Questa ragazza non ha preso in considerazione l’ipotesi di interrompere la gravidanza o di partorire in sicurezza in anonimato in una struttura ospedaliera, lasciando poi i bambini in adozione, come la legge italiana permette”, ha dichiarato la ginecologa. La Calcagni ha inoltre sottolineato il ripetersi della situazione, evidenziando che “Chiara avrebbe potuto evitare una seconda gravidanza ricorrendo a contraccezione come pillole, spirali, preservativi o la pillola del giorno dopo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il (possibile) ruolo del fidanzato
Il tema del coinvolgimento del fidanzato Samuel è centrale nelle parole della Calcagni. La ginecologa sottolinea come la responsabilità di una gravidanza sia condivisa: “Non è solo Chiara la responsabile: anche il fidanzato ha un ruolo, perché ha messo incinta la ragazza due volte”. Calcagni si interroga sul motivo per cui il giovane non sia mai stato coinvolto nella vicenda: “Perché questo ragazzo è stato tirato fuori dalla storia? Possibile che non abbia responsabilità? Ha messo in gravidanza la ragazza per due volte, senza preoccuparsi di usare un preservativo o di verificare se lei avesse le mestruazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)
Si può non riconoscere una donna incinta? L’esperta risponde
Uno dei punti chiave affrontati dalla Calcagni riguarda il fatto che Samuel, secondo Chiara, non si sarebbe mai accorto della gravidanza. “Una donna nuda incinta si riconosce”, ha dichiarato la ginecologa, spiegando che il corpo di una donna subisce cambiamenti evidenti, dalla pancia ai genitali, specialmente quando è esile come Chiara. “Da vestita, alcune donne potrebbero mascherare la gravidanza, magari perché un po’ in sovrappeso o molto magre. Ma da nude è praticamente impossibile non notare il cambiamento del corpo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Monica Calcagni ha quindi sollevato dubbi sulla versione fornita dalla 22enne: “Possibile che Samuel, un ragazzo di almeno 20 anni, non si sia reso conto di nulla?”. La ginecologa ha poi concluso evidenziando come, pur con qualche stratagemma come fasce strette e attenzione alla dieta, sia molto difficile nascondere una gravidanza agli occhi di un partner che conosce bene il corpo della propria compagna. Le dichiarazioni della Calcagni aprono quindi nuovi interrogativi sulla consapevolezza e il ruolo di Samuel nel caso di Chiara Petrolini, mentre le indagini proseguono per fare chiarezza su questa vicenda.