Paura nelle prime ore del mattino di oggi, 30 settembre, quando un nuovo terremoto in Italia ha fatto tremare la terra nel nord del Paese. La scossa ha colpito la regione Emilia-Romagna, con epicentro nei pressi di Marano sul Panaro, in provincia di Modena. L’evento sismico, avvertito in varie zone della regione, ha subito riportato alla mente i terribili ricordi del sisma che devastò l’area nel 2012. Entriamo nei dettagli.
Terremoto in Emilia-Romagna: i dettagli della scossa
Secondo i dati raccolti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il sisma si è verificato alle 04:46 di lunedì mattina con una magnitudo di 3.3. L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 31,3 km nel sottosuolo, a Marano sul Panaro, un comune situato ai piedi dell’Appennino e attraversato dal fiume Panaro. I dati sono stati diffusi dal sito 3Bmeteo. Fortunatamente, la magnitudo registrata è considerata a basso rischio per conseguenze gravi, e al momento non sono state segnalate informazioni su danni o feriti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una regione a rischio sismico
L’Emilia-Romagna, pur non essendo tra le aree a più alta pericolosità sismica in Italia, resta comunque a rischio a causa dell’elevata presenza di centri abitati, attività economiche e beni storici e culturali. La scossa di oggi ha creato apprensione tra la popolazione locale, riportando alla memoria gli eventi sismici di grande intensità che colpirono l’area alcuni anni fa, soprattutto nel 2012, quando due terremoti devastanti causarono 27 morti e centinaia di feriti. (Continua a leggere dopo la foto)
Il terremoto del 2012: il ricordo è ancora vivo
Il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna rimane uno dei più devastanti della storia recente d’Italia. La prima scossa, di magnitudo 5.9, si verificò il 20 maggio 2012, con epicentro a Finale Emilia (provincia di Modena). Una seconda scossa di magnitudo 5.8 seguì il 29 maggio 2012, colpendo tra Medolla, Cavezzo e San Felice sul Panaro. Oltre alle vittime, il sisma causò il crollo di numerosi edifici storici e danni ingenti a case e aziende.