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Famiglia nel bosco, Bernardini De Pace durissima in tv: “I genitori non hanno diritti”

29/12/2025 11:27

Famiglia nel bosco, Bernardini De Pace durissima in tv: “I genitori non hanno diritti”

La puntata di domenica 28 dicembre di Zona Bianca su Rete 4 ha rapidamente superato i confini del dibattito televisivo per trasformarsi in uno scontro acceso, denso di implicazioni giuridiche, morali ed emotive. Al centro della discussione, ancora una volta, il caso della cosiddetta famiglia nel bosco, la coppia che vive in modo isolato nei pressi di Chieti e a cui sono stati temporaneamente sottratti i figli, ora collocati in una casa famiglia.

Un caso che continua a dividere l’opinione pubblica e che, nel periodo natalizio, ha assunto un peso emotivo ancora maggiore. Le immagini dei genitori separati dai figli durante le feste e le limitazioni imposte agli incontri hanno riacceso polemiche e interrogativi sul ruolo dello Stato e sulla tutela dei minori.

Durante la trasmissione, l’attenzione si è concentrata in particolare su un dettaglio che ha colpito anche il pubblico da casa: a Natale, il padre ha potuto vedere i figli soltanto per due ore e mezza. Un tempo giudicato da molti troppo breve e simbolicamente doloroso, che ha fatto da detonatore a un confronto molto più ampio.

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Il caso della famiglia nel bosco torna al centro del confronto televisivo

Il modello di vita scelto dalla coppia, lontano dalle dinamiche sociali tradizionali e basato su un’esistenza immersa nella natura, è stato più volte al centro delle valutazioni delle autorità. Secondo chi difende la famiglia, si tratterebbe di una scelta consapevole e alternativa; per altri, invece, di una condizione potenzialmente dannosa per la crescita dei bambini.

Nel corso del dibattito, la discussione ha progressivamente smesso di concentrarsi solo sugli aspetti procedurali, trasformandosi in una riflessione più profonda su cosa significhi oggi essere genitori e su quali siano i limiti dell’autonomia familiare.

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Bernardini De Pace: “I bambini non sono stati tolti, ma tutelati”

Il momento di maggiore tensione è arrivato con l’intervento di Annamaria Bernardini De Pace, che ha preso una posizione netta e senza sfumature. Secondo l’avvocato, parlare di bambini “sottratti” alla famiglia sarebbe fuorviante. A suo avviso, i minori sarebbero stati invece allontanati per essere protetti da una situazione ritenuta pregiudizievole.

Una presa di posizione che ha spostato il baricentro del confronto: non più la sofferenza dei genitori, ma la presunta necessità di salvaguardare il benessere dei figli. Parole che hanno immediatamente diviso lo studio e acceso la reazione degli altri ospiti.

Il tema del danno e il confronto con chi difende la famiglia

Nel rispondere a chi parlava di un danno ormai irreparabile causato dall’allontanamento, Bernardini De Pace ha ribaltato la prospettiva. Secondo la sua ricostruzione, il danno non sarebbe riconducibile alle decisioni dei giudici, ma a ciò che i bambini avrebbero vissuto negli anni precedenti all’intervento delle autorità.

Per l’avvocato, i tempi della giustizia non possono essere compressi: poche settimane non sarebbero sufficienti per valutare e, eventualmente, sanare una situazione complessa costruita nel corso di anni. Un ragionamento che ha ulteriormente irrigidito il confronto.

Consulenza psicologica e scontro aperto in studio

Altro punto altamente divisivo è stato quello relativo alla consulenza psicologica. Bernardini De Pace ha difeso la scelta di estendere le valutazioni non solo ai figli, ma anche ai genitori, ritenendola un passaggio necessario per comprendere a fondo la dinamica familiare.

Una posizione che ha trovato l’opposizione di diversi ospiti, convinti che il modello di vita della famiglia nel bosco favorisca una crescita più autentica e meno condizionata dai meccanismi del consumismo e dell’omologazione sociale.

“I genitori hanno solo doveri”: la frase che spacca il pubblico

Il momento più controverso è arrivato nel finale, quando Bernardini De Pace ha sintetizzato la propria visione in una frase destinata a far discutere a lungo. Secondo l’avvocato, i genitori non avrebbero diritti propri sui figli, ma esclusivamente doveri, e i diritti sarebbero sempre e comunque in capo ai minori.

Un’affermazione che ha immediatamente polarizzato il dibattito, rimbalzando anche sui social network. Da un lato chi parla di una necessaria riaffermazione della tutela dei bambini, dall’altro chi denuncia un’ingerenza eccessiva dello Stato nella sfera privata delle famiglie. Un confronto che, a giudicare dalle reazioni, è tutt’altro che destinato a spegnersi.

Anche Rita Dalla Chiesa ha detto la sua, dicendosi contrariata rispetto all’aver separato i bambini dalla famiglia.

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