Ha sconvolto l’intera comunità di Albizzate il crollo del cornicione dell’edificio che accoglie un piccolo centro commerciale in Via Marconi. Una tragedia immane per la famiglia rimasta vittima delle macerie nel pomeriggio di ieri, mercoledì 24 maggio 2020. Lo stesso sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, vivo per miracolo, racconta di quegli attimi terribili che hanno preceduto la drammatica fine di Fouzia, la giovane mamma marocchina, e dei suoi due bimbi, Soulaymane e Yaoucut. Con loro anche un terzo figlio di nove anni, scampato alla fatalità solo perché qualche istante prima si era allontanato a salutare un compagno, attraversando la strada.
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Albizzate crollo cornicione: la testimonianza del sindaco presente al momento della tragedia
Ancora sotto choc per la disgrazia, il primo cittadino del comune varesino ha raccontato gli istanti di cui è stato testimone mentre chiudeva la saracinesca dell’azienda in cui lavora, con sede nella stessa struttura crollata. L’intera zona è ora sottoposta a sequestro dalla Procura di Varese che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e disastro colposi. «Ero sul marciapiede – ha riferito il sindaco nelle dichiarazioni riportate da Il Giorno – ho lasciato passare la signora con i suoi bambini, pochi secondi e non li ho più visti. D’un tratto mi sono sentito avvolto dalla polvere – ha continuato Zorzo salvo proprio per essersi ‘rifugiato’ sotto l’arcata – quando sono riuscito ad aprire gli occhi mi sono reso conto che quella famiglia era rimasta sotto». Allertati i soccorsi, nulla è stato possibile per le vite travolte.
«Erano nostri concittadini, un dolore immenso»
Il sindaco, a nome dell’intera comunità, ha espresso vicinanza ai familiari delle vittime. Primo tra tutti il marito, accorso sul luogo del crollo assistendo inerme alle operazioni di soccorso. «Erano nostri concittadini, – ha affermato Zorzo – un dolore immenso». Il bilancio della tragedia avrebbe potuto essere anche più grave se il crollo del cornicione si fosse verificato qualche ora più tardi: nell’edificio si trova, infatti, un noto ristorante, Lo Sfizio, punto di ritrovo della zona. «Avevamo appena riaperto, – ha raccontato la titolare – dopo la chiusura dei mesi scorsi. Tutto sistemato per poter ripartire, è una tragedia che toglie il respiro». A chiarire le cause del crollo saranno le indagini, ma pare che prima d’ora mai fossero stati segnalati segni di cedimento. >> Coronavirus dati 24 giugno 2020: 190 nuovi casi, 30 decessi nelle ultime 24 ore