Non si fa altro che parlare di lui, del professor Alessandro Orsini, diventato uno dei volti più noti del momento della tv italiana. 47 anni il mese prossimo, napoletano, Orsini è direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss e del quotidiano Sicurezza Internazionale. È anche professore associato nel dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, dove insegna Sociologia generale e Sociology of terrorism. Nel 2016 è stato nominato membro della commissione del governo per lo studio dell’estremismo jihadista. Dal 2013 al 2016 è stato direttore del Centro per lo studio del terrorismo dell’università di Roma “Tor Vergata”.
Chi è Alessandro Orsini, dai presunti legami con Putin al contratto in Rai saltato
Alessandro Orsini è nato a Napoli il 14 aprile 1975. Dopo gli studi classici si è laureato in sociologia presso l’Università la Sapienza di Roma. Ha ricoperto il ruolo di direttore presso l’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale dell’Università Luiss e del quotidiano online sicurezza internazionale. È considerato uno dei massimi esperti di terrorismo in Italia. Inoltre è membro del Radicalization Awareness Network e del comitato di analisi strategica dello Stato Maggiore della Difesa. Nelle ultime settimane hanno fatto parecchio discutere le sue affermazioni sul conflitto in Ucraina e le dichiarazioni su Vladimir Putin. Parlando dello zar ha detto:«Bisogna smettere di demonizzare l’avversario politico e bisogna trasformarlo in una persona come noi, con interessi economici e valori politici da difendere. Noi siamo come Putin, se Putin è un mostro lo siamo anche noi».
«Bisogna smettere di demonizzare l’avversario politico e bisogna trasformarlo in una persona come noi», ha detto parlando dello zar
Ad avanzare il sospetto che Orsini possa avere legami con il paese russo è stata la ricercatrice georgiana Nona Mikhelidzedello IAI – Istituto Affari Internazionali. Ospite della trasmissione «Dimartedì» su La7 Mikhelidze ha detto a proposito di Orsini: «Era quello che nel suo giornale ha ospitato degli articoli per promuovere il vaccino russo Sputnik anche se lui si occupa di terrorismo, quindi è difficile pensare che non ci sia qualche interesse di un altro tipo». Come scrive il «Corriere della Sera» Orsini non ha mai sostenuto apertamente Putin, ma non l’ha neppure mai contestato. In queste ore ha destato parecchio scalpore anche il suo eventuale compenso per gli interventi nella trasmissione in onda su Rai 3 «Cartabianca». La tv di stato per tagliar corto ed evitare polemiche ha poi annunciato di non voler dar seguito al contratto con il professore per le prossime puntate.
Alessandro Orsini, quanto avrebbe preso dalla tv di stato
Orsini si è dunque esposto così: «Apprendo che la Rai ha deciso di rescindere il mio contratto stipulato per sei puntate con Carta Bianca. Molte altre trasmissioni di informazione mi avevano offerto compensi ben superiori a quello della Rai. Ho scelto Bianca Berlinguer perché penso che sia una garanzia di libertà. Questa libertà va difesa. Per questo motivo, annuncio che sono pronto a partecipare alla trasmissione di Bianca Berlinguer gratuitamente». Già le prime dichiarazioni sopra le righe, come ricorda «Il Corriere» erano valse a Orsini l’oscuramento della sua pagina personale da parte di Wikipedia . E pure la stessa Luiss ha invitato il docente ad attenersi «al rigore scientifico» e «non alle proprie idee personali».