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Anche tu vittima della busy culture? Ecco cinque consigli per uscirne

04/12/2020 08:01

Stiamo vivendo una fase in cui i confini tra casa e lavoro sono più sfumati che mai. Il risultato è che sempre più persone finiscono col sentirsi sopraffatte dagli impegni.

L’improvvisa e forzata transizione al lavoro da remoto (o smart working, come viene ormai chiamato qui in Italia, anche se impropriamente) ha fatto sì che moltissimi dipendenti si siano ritrovati a lavorare anche fuori dalle ore previste da contratto: anche rispondere alle email e fare telefonate fanno parte a tutti gli effetti del tempo trascorso al lavoro, mentre gli esperti raccomandano di dedicarsi ad attività piacevoli e trascorrere del tempo con la famiglia, per tutelare la propria salute mentale.

Tutto questo, invece che aumentare la produttività, ci rende vittime della cosiddetta busy culture, a totale discapito della produttività stessa. Un recente report della Harvard Business Review (ma anche numerosi studi precedenti) ha rilevato che una quantità di ore lavorative eccessiva provoca stress e ci distrae dagli obiettivi, portando, in alcuni casi, al palesarsi dei sintomi di un burnout.

Se anche tu ti rendi conto di essere vittima della busy culture, quali sono i passi da muovere per tornare sulla retta via? Dopotutto, come già accennato, essere molto impegnati non significa essere molto produttivi.
Ecco cinque consigli degli esperti per essere meno busy e più efficienti nel lavoro.

1. Usa tutte le ferie che ti spettano

È davvero assurdo, ma la maggior parte di noi non riscuote tutte le ferie cui avrebbe diritto. Secondo alcuni dati rilevati dal portale Glassdoor, risalenti al 2018, nel Regno Unito si usano in media solo il 62% delle ferie. In altre parole, quattro adulti su dieci usufruiscono di meno della metà delle proprie ferie. E si pensa che questi dati siano approssimati per difetto.

E non è tutto: di tutte le persone che usufruiscono delle ferie, circa un quarto continua a monitorare la posta elettronica, nel timore di restare indietro.

La buona notizia è che, con un po’ di pianificazione, è possibile evitare tutto ciò. Lo stesso report offre quattro suggerimenti da seguire per tirarsi fuori dalla busy culture durante le ferie e cominciare a divertirsi davvero:

  • Pianifica le tue vacanze con molto anticipo e fa’ sapere a chiunque ne sia a conoscenza che sarai irraggiungibile durante quel periodo.
  • Attiva il risponditore automatico della posta elettronica per informare della tua assenza e, idealmente, fornire il contatto di un collega cui rivolgersi per le richieste più urgenti.
  • Istruisci il collega in tempo utile prima di andare in ferie: una manciata di minuti dedicata a questo è un buon investimento per evitare disturbo e stress durante le ferie successive.
  • Spegni il telefono una volta cominciate le ferie!

2. Smetti di guardare il telefono

Ormai ci viene quasi automatico: sentiamo la notifica e prendiamo il telefono in mano. Per poi scoprire che, la maggior parte delle volte, si trattava di una inutile notifica da parte di Facebook o Instagram.

Nella migliore delle ipotesi spendiamo pochi secondi, ma in altre occasioni ci capita di entrare in una spirale infinita: secondo uno studio recente, trascorriamo al telefono circa tre ore e quindici minuti al giorno, gran parte del quale per svolgere attività assolutamente superflue.

Un uso intenso dello smartphone è anche causa di ansia. Stare a guardare uno schermo per lunghi periodi influenza la nostra postura e la natura stessa di questi dispositivi può persino influire sulla nostra respirazione (qualcuno parla di tech apnea): la postura sbagliata e l’apporto irregolare di ossigeno al cervello contribuiscono allo stress. E, purtroppo, più facciamo scrolling, peggio ci sentiamo.

La soluzione è disattivare le notifiche sonore. La maggior parte delle cose che facciamo al telefono (controllare frequentemente i social o usare giochini che creano dipendenza) sono tutt’altro che benefiche per la nostra salute. Se ci limitiamo a tenere attive solo le notifiche importanti, non andremo più a prendere il telefono in mano così spesso e non ci faremo più risucchiare da attività inutili che uccidono la nostra produttività.

Se hai difficoltà in questo processo di “disintossicazione” (e sappi che sei in buona compagnia), tieni presente che esistono molte app concepite per aiutarti (sì, ci sono delle app studiate per farci smettere di usare altre app…). Ipotizzando che, grazie a questi strumenti, riuscirai a usare il telefono appena il 25% in meno, sarà già un grande risultato: ti sentirai sicuramente meno oberato e ti sembrerà di avere molto più tempo libero.

3. Controlla le email due volte al giorno

Parte della nostra dipendenza dai dispositivi elettronici è data dalla loro capacità di dare stimolazione continua. Ecco perché molti di noi aggiornano continuamente il feed di Instagram per visualizzare i post più recenti: i social media sono progettati in modo da darci delle brevissime “scariche” di piacere, simili a quelle date da una vincita in un casinò online, per esempio.

Anche la posta elettronica ci induce a un continuo “controllo”: anche più volte al giorno, nell’eventualità che arrivi un nuovo messaggio. Il problema è che, di conseguenza, rispondiamo alle email non importanti subito, alla loro ricezione, distraendoci dagli obiettivi più importanti della giornata.

Una buona abitudine da prendere è quella di controllare la posta elettronica solo due volte al giorno. Molti esperti la considerano una regola d’oro: si ha molto più tempo da dedicare ad attività più produttive ma, allo stesso tempo, non si rischia di perdere le comunicazioni importanti.

Qualcuno consiglia anche di non controllare mai la posta al mattino, ma farlo almeno dopo pranzo. Una cosa è certa: meno tempo sprechiamo a leggere email poco rilevanti, meno saremo impegnati e più tempo avremo per i compiti importanti.

4. Sviluppare l’attenzione cosciente (mindfulness)

Molta gente ancora storce il naso all’idea di meditare: a molti sembra roba da hippie nonché, fondamentalmente, una perdita di tempo. È innegabile, tuttavia, che sia un’attività sempre più diffusa, in tutte le parti del mondo: milioni di persone usano la meditazione come strategia per rilassarsi.

Avrai senz’altro sentito parlare di mindfulness: si tratta di un tipo di meditazione che richiede solo pochi minuti e una sedia comoda (o un letto). Non si deve fare altro che respirare profondamente e prendere coscienza dell’ambiente circostante, ovvero suoni, oggetti e odori intorno a sé (attenzione cosciente, appunto).

Gli esperti assicurano che praticare la mindfulness contribuisce a ridurre lo stress in poco tempo: se ti senti sovraccarico di impegni, fermati per alcuni minuti e… respira.

5. Imparare a dire no

La busy culture è spesso un diretto risultato yes culture: la cultura del sì. Non vogliamo deludere le persone o sembrare “difficili”, quindi finiamo per prendere parte a piccoli progetti extra o accettare incarichi inutili per noi.

Dire di no non equivale a offendere. Anzi: imparare a dire di no in maniera efficace aiuta a conquistarsi il rispetto degli altri, dando l’impressione di essere efficienti e concentrati nei propri obiettivi.

Cominciate a fare un po’ di pratica di tanto in tanto e diventerà sempre più facile. Avrete più tempo per voi e capirete una volta per tutte che sì, è possibile non farsi inghiottire dalla busy culture.