Un grosso incendio ha acceso la città di Ancona questa notte. E’ avvenuto poco dopo mezzanotte e mezza, nella zona del porto, in un capannone. Le cause sono ancora da accertare. Fiamme, fumo e forti esplosioni sono state alimentate dal vento e hanno colpito il cuore produttivo del porto di Ancona nella zona tra l’ex Fiera della Pesca e l’area Zipa, facendo allargare il rogo fino al deposito Ancona merci. Il Comune ha predisposto la chiusura delle scuole, dei parchi e degli impianti sportivi all’aperto, in attesa delle analisi e delle indicazioni delle autorità sanitarie. Inoltre, ha richiesto di limitare il più possibile gli spostamenti.
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Incendio al porto di Ancona, le fiamme sono partite da un capannone dell’ex Tubimar
Sul posto sono intervenute immediatamente numerose squadre dei vigili del fuoco. Oltre al personale di Ancona, sono arrivate delle squadre da Macerata e da Pesaro con 12 autobotti e due autoscale. Solo attorno alle 2 del mattino i pompieri sono riusciti a contenere l’incendio. Le fiamme sono partite da uno dei capannoni dell’ex Tubimar, sono state alimentate dal vento e hanno causato una nube nera dalle dimensioni impressionanti. Nell’alimentarsi, le fiamme hanno distrutto l’ex Tubimar e per poco non hanno colpito anche un deposito di metano.
L’incendio ha rischiato di travolgere inoltre alcune importanti aziende del porto specializzate nella cantieristica. Fortunatamente, gli operai della Skalo, produttrice di pesce congelato, sono riusciti a fuggire in tempo armandosi di tute ignifughe.
L’allarme del Comune
In ogni caso, “dai primi rilievi sembra non ci siano problemi di inquinamento”, ha scritto su Facebook il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Tuttavia, è stato ritenuto “opportuno essere prudenti in attesa degli esiti finali degli esami delle autorità preposte”. Non sembrano esserci né vittime né feriti. >>Tutte le notizie di Urbanpost