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Antonio Tizzani assolto si prende la sua rivincita: «Mi ha ferito essere considerato colpevole»

02/01/2021 17:24 - Aggiornamento 02/01/2021 17:26

Il delitto di Gianna Del Gaudio è adesso a un bivio. Ci troviamo infatti dinnanzi ad una paradossale situazione: da un lato la procura di Bergamo, fermamente convinta che l’assassino sia il marito della vittima, Antonio Tizzani; dall’altro la recente assoluzione di quest’ultimo, giudicato estraneo ai fatti dai giudici della Corte d’Assise di Bergamo. Allora qual è la verità? Esiste quindi un serial killer, pericoloso e libero di delinquere, nella bergamasca?

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Chi è l’assassino di Gianna Del Gaudio?

Se Antonio Tizzani non ha ucciso la moglie, professoressa in pensione, e i giudici lo hanno anche scagionato dall’accusa di presunti maltrattamenti nei suoi confronti, chi ha sgozzato la professoressa in pensione la notte del 26 agosto 2016 a Seriate? Come è noto pochi mesi dopo, a Colognola, un’altra donna fu uccisa con le medesime modalità. Si tratta di Daniela Roveri, manager d’azienda aggredita nell’androne del suo palazzo e sgozzata. Due donne uccise a pochi mesi (la prima a fine agosto 2016 a Seriate, l’altra nel dicembre dello stesso anno a Colognola) e pochi chilometri di distanza, nella Bergamasca, e la possibilità che la mano assassina sia stata la stessa. Perché i Dna rinvenuti sulle due scene del crimini sono altamente compatibili.

Il caso Roveri è stato archiviato senza che il killer sia stato identificato e consegnato alla giustizia. Idem dicasi per l’assassino di Gianna Del Gaudio. I due delitti restano insoluti e l’ipotesi del serial killer, scartata in un primo momento dagli inquirenti, adesso non sembra poi così remota.

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Antonio Tizzani assolto si prende la sua rivincita

Intanto Antonio Tizzani può fare un sospiro di sollievo ora che il tribunale gli ha dato ragione assolvendolo con formula piena da un’accusa gravissima, quella di avere tagliato la gola alla moglie al culmine di una lite in casa. “Io non ho ucciso mia moglie, è stato un ladri che poi è scappato. Sono felice che i giudici mi abbiano creduto, ma sono stati anni tristi questi senza Gianna. Per fortuna i veri amici e i miei figli mi hanno sempre ritenuto innocente. Mi ha ferito essere considerato colpevole”. L’ex ferroviere 73enne si prende dunque la sua rivincita, è il settimanale Giallo a pubblicare le sue parole. Contro di lui non ci sono prove di colpevolezza. Né il dibattimento in aula appena conclusosi è riuscito a farle emergere dagli indizi che la Procura aveva raccolto a suo carico, chiedendo per Tizzani addirittura la condanna all’ergastolo.

“Gianna era il capro espiatorio delle frustrazioni e delle insoddisfazioni della vita del marito”. Queste le parole della pm Laura Coccucci. “Le liti si erano intensificate dopo la pensione di entrambi, quando la donna ha iniziato ad opporsi alle umiliazioni continue del marito anche davanti ai figli”. Ma se i giudici hanno creduto alla versione di Tizzani, che ha sempre negato ogni addebito, la Procura no, ed ha già annunciato che farà ricorso contro la sentenza di assoluzione. Potrebbe interessarti anche —> Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri ipotesi unico killer: tra i due Dna trovati «Compatibilità del 99,99%»