
Comprare un’auto elettrica BYD in Italia, per molti consumatori, è stato solo il primo passo. Il problema vero, in diversi casi, è arrivato dopo: quando è stato necessario rivolgersi all’assistenza.
Negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di automobilisti che raccontano difficoltà concrete nel rapporto con le officine autorizzate: appuntamenti rimandati, ricambi che non arrivano, comunicazioni frammentarie e tempi di attesa che si allungano senza spiegazioni chiare.
Non si parla solo di guasti gravi, ma di una gestione dell’after-sales che, secondo molti utenti, non sempre riesce a stare al passo con la crescita del marchio sul mercato italiano.
Assistenza BYD in Italia: la rete c’è, ma non funziona ovunque allo stesso modo
BYD dispone anche in Italia di una rete ufficiale di concessionarie e centri assistenza. Sulla carta i riferimenti non mancano, ma l’esperienza dei consumatori mostra una realtà molto disomogenea.
In alcune zone l’assistenza risulta rapida ed efficace, in altre emergono criticità legate soprattutto a:
- tempi lunghi per la diagnosi del problema;
- difficoltà nel reperire i ricambi;
- scarsa comunicazione tra officina e cliente;
- rimbalzi di responsabilità tra centro assistenza e casa madre.
Il risultato, per chi resta coinvolto, è spesso lo stesso: auto ferma e poche informazioni su quando il problema verrà risolto.
Cosa segnalano più spesso i consumatori

Dalle testimonianze raccolte su Trustpilot e dalle richieste di supporto emerge un elenco di situazioni ricorrenti:
- mancata risposta a email e telefonate;
- appuntamenti fissati dopo settimane o annullati all’ultimo momento;
- ricambi ordinati ma senza una data certa di consegna;
- auto inutilizzabile per lunghi periodi;
- problemi minimizzati o rimandati con frasi generiche;
- garanzia difficile da far valere nei tempi previsti.
In molti casi il veicolo viene giudicato valido, ma è la fase post-vendita a creare frustrazione e sfiducia.
Ricambi e tempi di attesa: il nodo principale
Uno degli aspetti più critici riguarda la disponibilità dei ricambi. Diversi automobilisti raccontano di attese prolungate, soprattutto per parti legate a carrozzeria ed elettronica.
Quando il veicolo resta fermo per settimane, il disagio non è solo economico ma anche organizzativo, soprattutto per chi utilizza l’auto quotidianamente per lavoro o famiglia.
Il problema non sembra legato a un singolo centro, ma a una filiera ancora in fase di assestamento.
Cosa fare se l’assistenza BYD non risponde
In queste situazioni è fondamentale agire con metodo e non affidarsi solo a telefonate informali.
Documenta tutto
È importante conservare:
- date e orari di ogni contatto;
- email, messaggi e ticket inviati;
- foto o video del problema;
- documenti di accettazione in officina;
- giorni effettivi di fermo del veicolo.
Chiedi risposte scritte
Le promesse verbali non bastano. È legittimo chiedere una stima dei tempi di riparazione e aggiornamenti scritti. Se non arrivano risposte, anche il silenzio diventa un elemento documentabile.
Non aspettare troppo se l’auto è inutilizzabile
In caso di fermo prolungato o problemi rilevanti, è possibile procedere con una comunicazione formale per sollecitare l’intervento in garanzia e chiarire le responsabilità.
Perché la garanzia da sola non basta
Una garanzia è efficace solo se viene applicata in tempi ragionevoli. Molte segnalazioni non riguardano il rifiuto della garanzia, ma la difficoltà pratica nel farla valere.
Per il consumatore, l’assenza di risposte e di tempistiche certe pesa quanto il guasto stesso.
Quando chiedere supporto
Se ti trovi davanti a ritardi ingiustificati, auto ferma da settimane o mancanza totale di comunicazione, è consigliabile non restare fermi ad aspettare. Una pratica ben strutturata, con documentazione completa, aumenta le possibilità di sbloccare la situazione e far valere i propri diritti come consumatore.
Informarsi, agire per tempo e non sottovalutare i primi segnali è il modo migliore per evitare che un problema di assistenza diventi un caso senza fine. Una cosa che puoi fare, è contattare il supporto di euroconsumatori, essendo esperti nella gestione di queste problematiche.
