Arrivano i primi risultati dell’indagine della Procura della Repubblica di Genova sulla morte della diciottenne Camilla Canepa, avvenuta pochi giorni dopo la somministrazione di AstraZeneca durante un open day. Secondo quanto riportato da “Il Corriere della Sera” la giovane soffriva di una piastrinopenia autoimmune, in pratica una carenza di piastrine. “La carenza di piastrine è un indice di allarme anche se insorge post vaccino, infatti nel protocollo del Ministero della Salute il controllo delle piastrine è indicato come primo accertamento in caso di trombocitopenia indotta da vaccino”, scrive Erika Dellacasa. La giovane stava assumendo anche una terapia ormonale.
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Astrazeneca Genova, primi risultati: Camilla soffriva di una malattia autoimmune
Secondo le indagini Camilla Canepa soffriva di una piastrinopenia autoimmune. Resta ora da capire se la patologia era stata segnalata dalla ragazza nel modulo che obbligatoriamente va consegnato allo staff vaccinale. Gli investigatori si interrogano proprio su questo: è un passaggio cruciale. Con una patologia del genere infatti gli operatori sanitari avrebbero dovuto sconsigliare alla giovane il siero AstraZeneca. I Nas stanno valutando anche le cartelle cliniche di Camilla relative ai due pronto soccorso in cui la Canepa si era presentata: il primo il 3 giugno nell’ospedale di Lavagna, il secondo il 5 giugno seguito da immediato ricovero al San Martino di Genova. Sotto la lente di ingrandimento soprattutto il primo ricovero: che tipo di esami sono stati fatti alla ragazza?
Camilla Canepa è stata dimessa subito dal pronto soccorso di Lavagna con la raccomandazione di ripetere il prelievo del sangue dopo quindici giorni. Un elemento questo che fa pensare che l’esame fosse stato effettuato. Non si sono accorti della piastropenia? Anche la direzione sanitaria di Lavagna assieme alla Asl di Chiavari sta portando avanti un’indagine interna. Sono troppi i punti da chiarire di una vicenda drammatica ancora non risolta.
I chiarimenti del governatore della Liguria Giovanni Toti
La Canepa, lo ricordiamo, è morta il 10 giugno all’ospedale San Martino di Genova, dove era ricoverata dal 5 giugno per una emorragia cerebrale. Si era vaccinata col siero Astrazeneca nel capoluogo ligure, lo scorso 25 maggio. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha pubblicato su Facebook la lettera inviata alle regioni dal Cts il 12 maggio per autorizzare l’uso di AstraZeneca negli “open day” indirizzati ai giovani.
«Il Cts», si legge nella missiva, «non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative (…) mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni». «Per tutti coloro che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di AstraZeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso», aggiunge Toti a margine. Leggi anche l’articolo —> Sileri: “Astrazeneca? Secondo me sotto i 30 anni non dovrebbe essere usato, soprattutto per le donne”