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AstraZeneca, il farmacologo Garattini: “Trombo-embolismo in rapporto con virus, non con vaccino”

16/03/2021 11:00 - Aggiornamento 16/03/2021 11:02

Vaccino AstraZeneca sospeso temporaneamente. E’ “un atto dovuto, ma in 4-5 giorni avremo una risposta. In Italia ogni giorno muoiono circa 2mila persone, che qualcuno muoia avendo preso il vaccino il giorno prima fa parte della realtà, il vaccino non dà l’immortalità”. Così Silvio Garattini, presidente dell’Istituto “Mario Negri” e farmacologo dalla lunghissima e prestigiosa carriera, parla della sospensione del vaccino anti Covid Oxford-AstraZeneca ai microfoni di Radio Cusano Campus. (segue dopo la foto)

AstraZeneca sospeso, Garattini: “Trombo-embolismo in rapporto con virus, non con vaccino”

Sulla sospensione del vaccino AstraZeneca Silvio Garattini ribadisce la coerenza della decisione di Aifa. “La sospensione temporanea della vaccinazione di fronte a questi fatti è un atto dovuto, per ragioni precauzionali”, ha affermato. “Ci sono le commissioni che valuteranno e io penso che in 4-5 giorni avremo una risposta. Ci sono Paesi come la Gran Bretagna dove sono state utilizzate milioni di dosi e non ci sono problemi. Poi bisogna dire che in Italia ogni giorno muoiono circa 1800-2000 persone, che qualche persona muoia avendo preso il vaccino il giorno prima fa parte della realtà, il vaccino non dà l’immortalità, protegge soltanto dai danni indotti dal covid”.

“Noi sappiamo  – ha aggiunto il famacologo direttore dell’istituto “Mario Negri” – che c’è un rapporto di causa-effetto tra il virus e il trombo-embolismo, non tra il vaccino e il trombo-embolismo. Che poi ci possa essere qualche lotto che dà degli effetti collaterali più intensi nessuno lo può escludere, ma bisogna sempre considerare il rapporto benefici-rischi. Se avessimo avuto il vaccino – aggiunge -non avremmo avuto 100mila morti”.

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AstraZeneca sospeso garattini

“Gli effetti collaterali dei vaccini anti Covid sono pochissimi, serve comunicazione autorevole e indipendente”

“Gli effetti collaterali sono pochissimi”, aggiunge Garattini riferendosi anche agli altri sieri anti-Covid in somministrazione ad oggi. “Sono moltissime le persone che non hanno avuto nessun effetto, come me ad esempio. Io ho fatto il Pfizer, ma se potessi fare anche AstraZeneca per dare l’esempio lo farei domani. Io non sono contrario all’idea che si debbano dare spiegazioni, la comunicazione finora è stata pessima, perché la gente ha tutto il diritto di avere dei dubbi”.

“Tutti dobbiamo essere dubbiosi”, commenta il direttore dell’istituto “Mario Negri” in merito alla comunicazione sui vaccini. “Perché siamo di fronte ad un evento straordinario, ma è compito del governo e delle autorità regolatorie dare spiegazioni e non solo una volta. Prima di tutto deve essere una comunicazione indipendente, commissionata dal governo a qualcuno che gode di credibilità e dovrebbe essere giornaliera”.

“Se voi pensate che continuiamo ancora oggi a dare i dati regionali sulla base dei numeri assoluti –  aggiunge – è una comunicazione falsa, un morto nel Molise sono 6 morti in Lombardia, ma la gente percepisce come se in Lombardia ci fosse la catastrofe e nelle altre Regioni non ci fosse niente. Adesso si dà il dato del rapporto tra positivi e tamponi, ma se di tamponi se ne facesse uno al giorno avremmo zero casi. Dobbiamo cercare di informare la gente sul valore dei numeri”.

“Spero si risolva presto, ci servono più vaccini”

“Ovviamente per la situazione di questo vaccino sono preoccupato”, sottolinea Garattini. “Speriamo che presto la situazione venga risolta. AstraZeneca di vaccini ce ne dà pochi, ha ridotto del 60%, avremo qualcosa nel secondo trimestre che vuol dire la fine di giugno. Noi abbiamo bisogno di accelerare l’acquisto di vaccini perché ne abbiamo troppo pochi, abbiamo sbagliato completamente tutto. Abbiamo ordinato Pfizer e Moderna a novembre, quando già a maggio gli Usa e la Gran Bretagna così come Israele avevano già ordinato”, osserva.

Se AstraZeneca venisse bloccato, cosa farà chi ha già fatto la prima dose? “Ci sono 12 settimane di tempo tra la prima e la seconda dose”, dice il farmacologo. “Se poi dovesse venire bloccato definitivamente, è molto probabile che si possa fare la seconda dose con un altro vaccino, anche se non abbiamo dei dati, però nel frattempo si faranno le prove. Potrebbero fare la seconda dose con il Johnson, oppure con lo Sputnik, che è fatto sullo stesso principio di AstraZeneca, solo che ha due vettori differenti per le due dosi, mentre AstraZeneca ha lo stesso vettore”.

“Ci vuole una buona comunicazione”, ribadisce Garattini. “Bisogna che queste cose qui non vengano lasciate al caso, i ministri spesso parlano senza sapere cosa dicono, devono parlare le persone che hanno una credibilità e sempre quelle. Io racconterei questo: in Inghilterra siamo giunti ad una mortalità per covid di 1200 persone al giorno, dopo l’inizio delle vaccinazioni la mortalità è diminuita del 60%, questa è la riprova che il vaccino è efficace”. >> Le notizie sulla salute