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Aumento contagi in Italia, Zangrillo bordata al collega: «Cambia mestiere»

02/11/2021 10:56 - Aggiornamento 02/11/2021 10:57

«L’aumento dei contagi non mi preoccupa per nulla. In ospedale nel 99% dei casi arrivano persone non vaccinate che manifestano una forma di malattia che fortunatamente non ha le caratteristiche dell’anno scorso». A dirlo è il professor Alberto Zangrillo, primario di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, ospite al programma di Rete 4 Quarta Repubblica. Nel corso del suo intervento il medico personale di Berlusconi non ha risparmiato qualche frecciatina. 

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Aumento contagi in Italia, Zangrillo bordata al collega medico: «Cambia mestiere»

«Nei tamponi eseguiti quotidiani rileviamo una percentuale di contagiati che non arrivano in ospedale. Noi medici, che facciamo un lavoro appassiona perché ci piace, dobbiamo dire la verità. Fortunatamente, grazie alla vaccinazione, possiamo andare a testa alta e possiamo dire di aver fatto scuola e di contenere il numero delle persone che arrivano in ospedale perché hanno realmente bisogno», ha spiegato il professor Zangrillo. «Finalmente possiamo dedicarci alle altre patologie: in questo momento ci preoccupano le enormi liste di attesa di malati che nulla hanno a che fare con il covid. Continuare a vedere il numero dei contagi quotidiano come prima, seconda o terza notizia ci interessa pochissimo», ha aggiunto il primario di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano.

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«È quasi certo che non sia stato costruito in laboratorio, ma ci sono ancora punti interrogativi»

Per l’esperto l’informazione dovrà mantenersi equilibrata, altrimenti si correrà il rischio di seminare il panico tra la gente: «Arriverà l’influenza, qualche maestro virologo ha già tentato di spaventare gli italiani dicendo ‘vedrete cosa succede, mi aspetto 6 milioni di contagi’. È una supposizione completamente falsa. Noi stiamo particolarmente attenti a cosa accade nell’emisfero australe. L’influenza è un’epidemia perenne: in Australia lo scorso anno a luglio ed agosto si contavano 190 e 126 casi di influenza segnalati come episodi sentinella, quest’anno ne abbiamo 52 e 1 in tutta l’agosto. Dire che ci aspettiamo 6 milioni di casi in Italia, vuol dire che hai sbagliato mestiere e non devi fare il medico. So che dopo di me si scatenerà il dibattito, io mi assumo la responsabilità di dire quello che accade partendo da dati reali», la stoccata. Tanti (come «Il Giornale») vi hanno colto un’allusione al collega Pregliasco, che una settimana fa ha sostenuto grossomodo uno scenario simile. Zangrillo però non ha citato nessuno in trasmissione.

A proposito dell’origine del virus Zangrillo ha detto: «È quasi certo che non sia stato costruito in laboratorio, ma ci sono ancora punti interrogativi. Magari un incidente? Questo ci impone un ragionamento molto serio: dobbiamo essere pronti in futuro ad affrontare situazioni analoghe in futuro, senza paura ma con organizzazione», la riflessione del professore. Leggi anche l’articolo —> Contagi in aumento, Speranza valuta nuove restrizioni: «Green pass fondamentale»

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