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Badanti scomparsi a Siracusa: i loro cadaveri nella villetta degli orrori per 7 anni

20/02/2021 22:38 - Aggiornamento 20/02/2021 23:08

Badanti scomparsi a Siracusa: è stata ribattezzata la “villetta degli orrori” la proprietà all’interno della quale pochi giorni fa sono stati rinvenuti, sotterrati a oltre un metro di profondità, dei resti umani. Frammenti ossei con ogni probabilità appartenenti ad Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, 23 anni, scomparsi misteriosamente il 12 maggio del 2014 a Siracusa.

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La villetta degli orrori: dove erano nascosti i corpi di Luigi ed Alessandro

Non erano mai usciti dalla casa in cui prestavano servizio come badanti. Accudivano un anziano vilipeso dal figlio, il quale non provvedeva a fornirgli nemmeno il cibo e i medicinali necessari alla sua sopravvivenza. Si tratta di Giampiero Riccioli, sospettato numero uno dalla prima ora di essere responsabile della sparizione dei due giovani. Era indagato a piede libero, e dopo il ritrovamento dei resti umani, proprio all’interno della sua proprietà, in contrada Tivoli, è stato messo in stato di fermo e tradotto in carcere.

Badanti scomparsi: una colata di cemento per occultare i cadaveri

Un mucchio di ossa che solo il georadar ha permesso, dopo sette anni di indagini a vuoto, di localizzare. Una sorta di fossato che il (presunto) autore di quello che a tutti gli effetti sembra essere stato un duplice delitto, aveva sigillato con una colata di cemento per occultare l’orrore. Ciò che resta di quei poveri corpi è venuto alla luce solo ora, dopo sette anni di estenuante fatica e dolore delle famiglie di Luigi e Alessandro. Hanno chiesto chiarezza e, opponendosi alle due richieste di archiviazione delle indagini, alla fine hanno avuto ragione. La tremenda verità era a portata di mano, vicina e logicamente intuibile, eppure c’è voluto tantissimo tempo perché emergesse. Ne sa qualcosa l’avvocato Daniele Scrofani, che in tutti questi anni non si è mai dato per vinto ed ha supportato le famiglie dei giovani scomparsi nelle ricerca della verità.

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Giampiero Riccioli non risponde al Gip e resta in carcere

Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto erano andati a lavorare per assistere l’anziano padre di Giampiero Riccioli. L’uomo, 50enne, è accusato di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il Gip di Siracusa, Salvatore Palmeri, ne ha convalidato il fermo emesso dalla Procura generale di Catania. Riccioli, difeso dagli avvocati Antonio Meduri e Dario Lombardo, si è avvalso della facoltà di non rispondere al Gip durante l’interrogatorio di garanzia. Tra l’indagato e le vittime c’erano stati screzi e discussioni perché i badanti avevano preso le difese dell’anziano e segnalato i maltrattamenti di cui era vittima. Il procuratore generale di Catania Giuseppe Saieva ha appunto evidenziato che è «provata l’esistenza di sentimenti di ostilità di Riccioli nei confronti degli scomparsi». Potrebbe interessarti anche —> Badanti scomparsi a Siracusa trovati i resti, come si è arrivati alla svolta: intervista all’avvocato Scrofani