Coniugi Renzi rinvio a giudizio per bancarotta. Tiziano Renzi e Laura Bovoli, arrestati due anni fa per bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture false, andranno a processo. I genitori del leader di Italia Viva Matteo Renzi sono stati rinviati a giudizio per l’inchiesta per il fallimento delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv. L’inchiesta conta in totale 18 imputati. Ha patteggiato una pena a 6 mesi di reclusione l’imprenditore Mariano Massone, accusato di bancarotta.
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Rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e Laura Bovoli
L’udienza preliminare si è aperta il 3 marzo, oggi il gup ha emesso l’ordine per il rinvio a giudizio per 16 dei 18 imputati. La prima udienza è fissata al Tribunale di Firenze il 1 giugno. “La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge. È però emersa, già dalle carte, la prova dell’infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede”, dice l’avvocato Federico Bagattini, difensore di Renzi e Bovoli.
Bancarotta e fatture false
L’inchiesta ha preso in esame la gestione delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv. Le cooperative erano dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario. Le indagini, partite dalla Delivery Service Italia, fallita a giugno 2015, avevano constatato “il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto”, riporta Il Fatto Quotidiano. Per quanto riguarda la Europe Service, i coniugi Renzi sono accusati con altri di aver sottratto “con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili”. Per la Marmodiv, Laura Bovoli e Tiziano Renzi sono accusati con altre sei persone anche di aver emesso alcune fatture “per operazioni in parte inesistenti” “al fine di consentire alla Eventi 6 l’evasione delle imposte sui redditi”.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco. Secondo quanto rivelato, i genitori di Matteo Renzi erano amministratori di fatto delle cooperative sotto inchiesta, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società. Per i reati loro contestati nel febbraio 2019 Renzi senior e la moglie erano finiti agli arresti domiciliari. La misura venne poi revocata dal Tribunale del Riesame dopo 18 giorni. >> Tutte le news di UrbanPost