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Chi è Francesca Gengotti, la sopravvissuta alla “banda della uno bianca”: ha ancora sei proiettili nella testa

23/06/2021 13:14 - Aggiornamento 23/06/2021 13:15

La banda della uno bianca è un associazione criminale che ha operato tra il 1987 e il 1994. Sette anni di rapine e sangue soprattutto in Emilia-Romagna: 103 azioni criminali con 24 vittime e 102 feriti. Francesca Gengotti ha vissuto in prima persona una delle stragi commesse dal criminali della uno bianca. Era il 1988. La donna ha rilasciato un’intervista al Corriere dell Sera nella quale racconta la terribile vicenda.

banda della uno bianca

Banda della uno bianca Francesca Gengotti: chi è la sopravvissuta

Il Corriere ha riportato la testimonianza di Francesca Gengotti, gravemente ferita nell’assalto da parte della banda della uno bianca alla Coop di Rimini Celle del 30 gennaio 1988. Francesca all’epoca aveva solo 9 anni. “Ero andata a fare la spesa con mio padre, mia madre e mia sorella di 3 anni, tutti insieme. Sentimmo degli scoppi alle nostre spalle e mia madre disse: ‘Ma sparano ancora i petardi?!? Mi sa che uno mi ha preso al collo.’ – ha raccontato la donna. ” Mio padre era a pochi centimetri dalla guardia giurata che venne assassinata, ma la sua fortuna fu quella di indossare un montone di quelli che si usavano negli anni Ottanta”. Una vera e propria fortuna per il padre: i pallini rimasero intrappolati nel giaccone.

“Ricordo un fortissimo fischio all’orecchio e la voce di mia madre che grida il mio nome a ripetizione.” Dice la donna che ricorda benissimo quel fatidico 30 gennaio. “Poi ho in mente al scena successiva: le cassiere che con tantissimi rotoli di carta mi tamponano le ferite e l’immagine del mio riflesso nella vetrina della Coop. Avevo il viso tutto ricoperto di sangue.” La donna, allora soltanto una bambina, era stata colpita alla testa da diversi proiettili. “Quel fischio era uno dei proiettili che mi è entrato dall’orecchio e si è fermato sotto l’occhio sinistro, è ancora lì. Io sono stata colpita da 7 proiettili e me ne hanno tolto soltanto uno, quello nella schiena”. Francesca Gengotti ha ancora incastrati nel suo corpo i segni indelebili di quell’aggressione: 6 pallini sparati con fucili a pompa calibro le sono rimasti conficcati nel cranio.

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Banda della uno bianca: il documentario su Sky

Giovedì 24 e venerdì 25 giugno 2021 andrà in onda su History Channel (canale 407 di Sky) il  documentario “La banda della Uno Bianca”. Luciano Baglioni e Pietro Costanza, i due poliziotti di Rimini che riuscirono a catturare i criminali, raccontano della lunga caccia ai banditi. Nel documentario contiene interviste e audio inediti oltre che i documenti processuali sul caso. La banda era composta dai fratelli Roberto, Alberto e Fabio Savi, i primi due membri della polizia, oggi tutti e tre in carcere con una condanna all’ergastolo. I poliziotti Marino Occhipinti, Pietro Gugliotta e Luca Vallicelli invece hanno scontato le loro pene e ora sono liberi.

Francesca ha deciso proprio in quel momento cosa avrebbe fatto nella sua vita, ossia “studiato la mente delle persone cattive”. Lo aveva annunciato nel 1988, quando si trovava in ospedale. Oggi è una psicologa. Ormai per la Gengotti quel giorno è solo un brutto e lontano ricordo. “Mia figlia è nata proprio il 30 gennaio, a 24 anni dall’agguato in cui sono stata gravemente ferita. Oggi per me quello è solo il giorno del suo compleanno”.>>Tutte le notizie