A causa del costante aumento del prezzo di diesel e benzina, il governo di Mario Draghi sta valutando un piano per ridurre le tasse sul carburante. Tra le proposte sul tavolo, c’è quella della sterilizzazione dell’Iva: non tutti, però, sembrano essere d’accordo con la proposta, considerata troppo poco. Per questo, nel mirino, sono finite anche le accise.
Aumento del prezzo della benzina, cosa sta valutando il governo
Oggi, a causa dell’aumento, il prezzo medio del diesel servito supera i 2 euro al litro, e quello della benzina va oltre i 2,1 euro. Secondo alcuni esperti come Davide Tabarelli di Nomisma Energia, la crisi dei costi sarà ancora lunga, e difficilmente l’Italia riuscirà a staccarsi dalla dipendenza energetica russa un poco tempo. I gestori delle pompe, quindi, ora propongono il ritorno dell’accusa mobile, che di fatto bloccherebbe gli aumenti dell’Iva e permetterebbe di dare maggiore stabilità ai prezzi. Ma in Italia le accise sul carburante sono ben 19, e pesano per il 55% sul prezzo finale del carburante.
Dall’inizio dell’anno un litro di benzina è aumentato di 23 centesimi, mentre il diesel è cresciuto di 24 centesimi. Significa 293 annui. “E’ un’emergenza senza precedenti e destinata a durare a lungo. La stiamo affrontando con un ottimismo immotivato. Gli obiettivi di cui parlano Draghi e Cingolani non sono raggiungibili, lo dicono i numeri. La via per sganciarsi dalla Russia non è così breve”, ha spiegato Tabarelli in un’intervista a Il Messaggero. “Le faccio qualche esempio: per il raddoppio delle forniture dal Tap servono quattro anni, l’Enel dice che per il rigassificatore di Porto Empedocle ce ne vogliono tre, Sorgenia a Gioia Tauro non sarà pronta prima di quattro. E le estrazioni di gas non possono arrivare a 5 miliardi di metri cubi in fretta: servono nuove concessioni e bisogna tornare a fare esplorazioni dopo 15 anni”, ha aggiunto inoltre.
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Aumento del prezzo della benzina, Tabarelli: “Servono scelte che impattino sulla vita di tutti”
Per quanto riguarda il tetto ai prezzi, poi, ha affermato: “E’ sacrosanto. Ci sono speculazioni inaccettabili e il mercato andava corretto. Poi sarebbe ora di essere molto chiari con tutti: servono scelte che impattino sulla vita di tutti. Questa crisi sarà dolorosa, è profondamente sbagliato presentarla come una passeggiata che si risolverà con qualche correttivo. Dobbiamo razionare i consumi, già in questi giorni in cui fa ancora freddo bisogna spegnere la luce e abbassare il riscaldamento. Non possiamo aspettare il prossimo inverno e sperare che le cose migliorino”, ha detto in conclusione. >> Tutte le notizie di UrbabPost