Buon compleanno a Silvio Berlusconi. Nato il 29 settembre del 1936, il leader di Forza Italia compie oggi 85 anni. Il regalo più grande per il Cavaliere sarebbe l’elezione alla presidenza della Repubblica? La corsa di Berlusconi non è di certo finita, e anche i suoi storici avversari sono convinti che il Cav proverà ad arrivare al Palazzo del Quirinale.
L’elezione del Presidente della Repubblica
L’elezione del Cav alla presidenza della Repubblica potrebbe arrivare, se mai, alla quarta votazione, quando si abbasserà il quorum per l’elezione del capo dello Stato. Per l’impresa servirebbero una sessantina di voti in più della dote che può portargli l’intero centrodestra. E Giorgia Meloni non si è espressa troppo oltre il suo glaciale «oggi non so dire». Eppure Berlusconi sostiene di avere il sole in tasca, grazie anche a “un gruppetto di cinquestelle”: se siano grillini ortodossi o ex del Movimento non lo specifica. Il Cavaliere ne ha parlato anche con Matteo Renzi quest’estate nella sua villa in Sardegna, dove il fondatore di Italia Viva è stato invitato appositamente per un colloquio a questo proposito. «Alla quarta votazione ho la possibilità di essere eletto. E voi dovete votare per me», avrebbe detto il leader di Forza Italia a Renzi.
Compleanno Berlusconi. Un cambio di rotta
Berlusconi al Quirinale è davvero una possibilità? Se c’è chi sostiene ancora con convinzione che Silvio Berlusconi sia una figura a dir poco divisiva e problematica, c’è anche da constatare un generale cambio di rotta dell’opinione pubblica sull’85enne. Persino Romano Prodi ha difeso il fondatore di Mediaset («La perizia psichiatrica è una follia italiana»). Enrico Letta ha dato atto della sua capacità di unire il centrodestra: «Berlusconi aveva una capacità di federatore che i due capi di oggi non hanno».
C’è anche la sentenza sull’inesistente trattativa Stato-mafia che ha assolto Marcello dell’Utri, il quale forse costituiva un bersaglio proprio perché era un uomo vicino al Cav. E poi c’è di nuovo Prodi, che ammette candidamente di essersi sbagliato quando disapprovava il cancelliere tedesco Kohl che voleva Forza Italia fra i popolari europei. C’è inoltre un messaggio della Corte di Strasburgo, cui Berlusconi si è rivolto per chiedere giustizia: «È possibile che al cittadino Berlusconi non sia stata garantita una difesa adeguata?».
L’aria, insomma, è cambiata rispetto agli ultimi 30 anni. Berlusconi non è più il diavolo in persona, al contrario gli viene riconosciuto il ruolo di mediatore, il leader europeista e di centro che altrimenti mancherebbe al centrodestra. Colui che per decenni ha rappresentato il male assoluto, oggi è guardato con molto meno sospetto sia in Italia che in Europa, dove, anzi, diventa una risorsa contro il populismo. >> Ruby ter, legali di Berlusconi: «Le sue condizioni sono preoccupanti», chiesta perizia medica