Processo Ruby Ter, il legale di Silvio Berlusconi questa mattina, mercoledì 8 settembre, è intervenuto in aula, illustrando l’istanza di legittimo impedimento, per via delle condizioni di salute del leader di Forza Italia. L’ex premier «continua a sostenere che questo è un processo per così dire grottesco dal suo punto di vista. Dove la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quelle che sono in realtà le ragioni ipotizzate», dall’accusa, ha detto prima di entrare in aula l’avvocato Federico Cecconi. Da qui la necessità di una perizia medica sul cavaliere. Processo dunque rinviato al 15 settembre per conferire l’incarico ai periti. Per i giudici è «indispensabile un accertamento» al fine di prendere «una decisione motivata e ragionata».
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Processo Ruby ter, legali di Berlusconi: «Le sue condizioni sono preoccupanti», chiesta perizia medica
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che a settembre 2020 si è ammalato di Covid-19, avrebbe ancora un quadro clinico compromesso con degli strascichi della malattia. L’avvocato del Cavaliere nel suo intervento per la nuova udienza del processo Ruby ter, ha presentato per questa ragione una richiesta di rinvio per legittimo impedimento. Il legale Federico Cecconi ha fatto sapere che «c’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi soprattutto di fibrillazione atriale. Che sono quelli che maggiormente preoccupano in termini proprio di stabilità delle condizioni generali. Preoccupano i medici e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico».
L’ex premier avrebbe «ancora necessità di riposo assoluto» proprio per evitare una «recrudescenza di questi episodi». Entrando nei particolari l’avvocato ha aggiunto che «tra il 30 agosto e l’1 settembre ha avuto vari episodi di fibrillazione, uno durato anche più di 9 ore». Nelle scorse settimane Berlusconi si è recato per ben due volte all’ospedale San Raffaele di Milano. Cecconi ha chiarito infine che nelle relazioni «non viene indicato un termine ragionevole entro il quale poter avere un possibile miglioramento delle condizioni di salute».
«È il quadro di malattia di vecchiaia, costellato da patologie compatibili con la vecchiaia»
Ma secondo il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel processo sul caso Ruby ter, anche sulla base delle relazioni mediche presentate dalla difesa, il quadro che emerge «non è tale da costringere 50 persone a presentarsi qui ogni volta e a rinviare il processo», costringendo «gli altri imputati a trascinare per anni questa situazione». La replica della Siciliano è stata durissima. Per lei quello di Berlusconi è il «quadro di malattia di vecchiaia, costellato da patologie compatibili con la vecchiaia, il quadro di uomo vecchio che nel corso della sua vita ha avuto tante patologie. Un uomo molto vecchio, ripeto, con tante piccole fastidiose patologie». Ma che «se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo». Poi ha aggiunto: «Abbiamo visto Silvio Berlusconi questa estate prendere in mano la situazione dell’Italia, discutere del nostro futuro e di quello dei nostri figli, venire fotografato con altri leader». E «con la soddisfazione di un essere umano che guarda un altro essere umano stare meglio, l’abbiamo visto migliorare», ha detto il procuratore aggiunto. In seguito il pm ha elencato le malattie di cui soffre il cavaliere. Dalla “fibrillazione atriale” alla “gotta” unita al “diabete”.
Morale della favola? Il collegio della settima sezione penale di Milano, presieduto da Marco Tremolada, ha stabilito che serve una perizia medico legale sulle condizioni di salute di Berlusconi. Il rinvio del processo al 15 settembre per conferire l’incarico ai periti. Leggi anche l’articolo —> Berlusconi di nuovo al San Raffaele di Milano: le sue attuali condizioni di salute
