La tenzone tra Joe Biden e Vladimir Putin ha origini più lontane, va ben oltre la crisi dell’Ucraina di questi ultimi giorni. Durante la presidenza americana di Barack Obama il braccio destro con una “delega” sulla politica internazionale era proprio l’attuale inquilino della Casa Bianca. “Il presidente Obama mi manda nei luoghi dove lui non vuole andare”, aveva detto a febbraio 2014 quando arrivò a Kiev a poche ore dall’insurrezione popolare di piazza Maidan. Allora Biden arrivò per sostenere l’esecutivo ucraino dopo la fuga del presidente filorusso Yanukovich. Mosca decise di annettersi la Crimea con un blitz militare: lo zar non si spinse oltre per l’intervento americano. È stato proprio il presidente Usa Joe Biden ad avvicinare l’Ucraina alla Nato. Capirete dunque il risentimento del leader del Cremlino. Non si tratta solo di questo…
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Biden e quegli affari con l’Ucraina che rischiavano di far saltare l’elezione alla Casa Bianca
Come ricorda «Tgcom24» i rapporti tra Putin e Biden non sono mai stati particolarmente distesi. Si potrebbe citare un incontro su tutti per far capire. Ad una cena di gala, avvenuta al Cremilino nel 2011, Joe Biden si sarebbe avvicinato allo zar per sussurrargli: “Signor Presidente, io la sto guardando negli occhi e penso che lei non abbia un’anima”. Putin sorridendogli avrebbe replicato: “Io e lei ci capiamo”. Biden andò a Kiev e di fatto bloccò l’avanzata dello zar dalla Crimea. Un affronto che il presidente russo non avrebbe mai perdonato. Sugli affari però di Biden in Ucraina le cose non sarebbero così cristalline: negli ultimi anni il nome del presidente Usa è stato associato anche a uno scandalo sul Paese che vede ora alla guida Zelensky. Si tratterebbe di uno scandalo che avrebbe messo in discussione la sua stessa candidatura alla Casa Bianca. Rumors su cui ha soffiato Trump, che per questo ha subito un processo di impeachment, ancora in corso. Una vicenda che vedeva coinvolto il figlio di Biden. La Burisma Holdings, la maggiore compagnia energetica dell’Ucraina aveva assunto per una consulenza proprio Hunter Biden.
Di mezzo il figlio del Presidente Usa
Il figlio di Biden venne scelto nonostante non parlasse la lingua e non avesse particolari esperienze nel campo energetico. Ma venne assunto pochi mesi dopo la decisione di Obama di affidare al suo vice il compito di seguire la transizione politica in Ucraina. Da qui l’ombra di un possibile conflitto di interessi. L’inchiesta riguardava il fondatore della compagnia, Mykola Zlochevsky e un caso di tangenti milionarie per ottenere le licenze nello sfruttamento del gas. I fatti risalivano al periodo dal 2010 al 2012, ben prima dell’ingresso di Hunter, ma è stato nel periodo in cui il figlio di Biden figurava nel board che l’indagine era caduta. L’ex procuratore generale, come scrive l’«Agi» però, spiegò al «Washington Post» che Biden e il figlio non risultavano coinvolti.
Biden Putin, vecchie ruggini: l’entusiasmo di Zelensky per l’esito delle ultime elezioni americane
Trump nel tentativo di screditare il suo avversario fece pressioni sul presidente Volodymyr Zelensky perché aprisse un’inchiesta nei confronti del figlio di Biden e dei rapporti con la Burisma Holdings. Un’inchiesta, come scrive «TgCom24», che “avrebbe potuto mettere in cattiva luce Biden. Trump in una telefonata con Zelensky fece capire che gli aiuti all’Ucraina erano legati all’apertura di questa inchiesta. Ed effettivamente gli aiuti economici e militari all’Ucraina furono bloccato pochi minuti dopo quella telefonata”. L’elezione recente di Biden ha cambiato le carte in tavola. Zelensky con entusiasmo ha salutato il neo presidente: “Joe Biden conosce l’Ucraina meglio del precedente presidente e aiuterà davvero a risolvere la guerra nel Donbass e a porre fine all’occupazione del nostro territorio”. Parole che forse oggi non ripeterebbe più. Leggi anche l’articolo —> Guerra Ucraina, sanzioni alla Russia poco incisive: il prezzo del gas già alle stelle