A Potenza, ci sono Linda e Salvatore, proprietari del Bistrot Crusco’s, che nella prima parte della serata consegnano i pasti cucinati nel pomeriggio. Altri due ristoranti del posto accolgono l’iniziativa e iniziano anche loro a donare a chi ne ha più bisogno. La materia prima gli viene anche consegnata dai cittadini che vogliono contribuire al grande gesto di solidarietà.
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Bistrot Crusco’s
Salvatore Conte e Linda Spillino dal 26 ottobre scorso hanno deciso di lavorare fuori orario nel loro Bistrot Crusco’s che si trova a Potenza. Da quando tutti gli altri locali sono chiusi, come stabilito nell’ultimo Dpcm, loro iniziano a consegnare i pasti a chi ne ha più bisogno. Tutto è iniziato una sera di un giorno di fine ottobre quando Linda guardando le rimanenze del pranzo disse a Salvatore: «Osservando mestamente quelle porzioni intonse di zuppa del casale e trippa al sugo, ci siamo detti: che facciamo? Buttiamo tutto o diamo un senso a questo ben di Dio?». E così è bastato comunicare su Facebook che il Bistrot Crusco’s donava i pasti, cucinati durante il pomeriggio e non venduti, ai più bisognosi. In poco tempo il post è stato condiviso centinaia di volte e subito davanti al piccolo ristorantino si è formata la fila di persone.
Salvatore precisa che non sono cose avanzate o scarti infatti ha affermato: «Qui non consegniamo vaschette e sacchetti pieni di avanzi: è tutto preparato al momento. Dopo le 16, i ragazzi tornano nel locale e cucinano. E persino le torte, i nostri dolci, non mancano mai». Ai fornelli infatti ci sono Antonello, il cuoco e Margherita, l’aiutante, che cucinano davanti ai loro clienti “speciali”.
La storia di Salvatore e Linda
Salvatore Conte e Linda Spillino non hanno sempre fatto i ristoratori. Infatti, prima erano colleghi all’ospedale di Potenza, erano dipendenti amministrativi. Spiegando la loro storia Salvatore afferma: «Io e Linda prima di buttarci in quest’avventura lavoravamo già insieme nel reparto di radioterapia nel settore amministrativo dell’ospedale San Carlo, qui, a Potenza: assistevamo ogni giorno al dolore dei parenti dei pazienti molto gravi, che non ce l’avrebbero fatta». Una storia di solidarietà e di chi sa cosa vuol dire davvero la sofferenza altrui. I due proprietari si sono così distinti nella piccola realtà di Potenza tanto che anche altri ristoranti hanno voluto emulare le loro magnifiche gesta. Infatti Conte spiega come altri ristoratori si siano impegnati nello stesso progetto spiegando: «È come se si fosse risvegliata la città: dopo di noi, altri due ristoranti, Burbaca e Verdecrudo, si sono associati alla nostra iniziativa; mentre la Croce Rossa, attraverso il presidente locale, Michele Quagliano, ha deciso di fornire dei buoni pasto ai più bisognosi».
Salvatore e Linda spiegano che non si sarebbero mai aspettati che la pandemia li avrebbe costretti a chiudere la loro attività alle 18 di sera ma ancora di più non si sarebbero mai aspettati la marea di gente che in realtà ha davvero bisogno di un pasto caldo. A riguardo Salvatore ha dichiarato: «Quelli che non penseresti mai possano aver bisogno di un piatto caldo o di un pezzo di pane. Che dire? Questo Coronavirus ha davvero rimischiato le carte». Il loro esempio è stato seguito quindi da altri ristoratori potentini ma anche dai cittadini che, per far preparare al Bistrot Crusco’s più pasti possibili hanno iniziato a consegnare scatoloni pieni di pasta o di latte. >> tutte le notizie di Urbanpost