«Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle». Così aveva detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Genova durante un convegno organizzato dalla Cgil. E la sua previsione aveva agitato gli animi dei consumatori e delle imprese. «Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta», aveva sottolineato l’accademico, che in un’intervista a “Radio anch’io” oggi ha fatto dietrofront. O meglio, ha cercato di calmare le acque. Cingolani ha assicurato che il governo Draghi sta scrivendo in queste ore un provvedimento ad hoc per scongiurare i costi. Una mossa, che varrebbe ben 3 miliardi di euro.
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Bolletta elettrica, aumento del 40% non ci sarà: inversione a U del Governo Draghi
«Va riscritto il metodo di calcolo delle bollette energetiche, lo stiamo facendo in queste ore», ha precisato a Radio anch’io il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Sulle bollette di luce e gas, che subiranno rincari nel prossimo trimestre fino al 40%, ha spiegato il pentastellato «c’è da mitigare l’aumento che c’è in tutto il mondo, e all’80% dipende dall’aumento del gas. Poi c’è da mettere in piedi un intervento più strutturale. Bisogna ragionare su come è costruita una bolletta». In sostanza il governo Draghi vorrebbe modificare alcune voci: la spesa per le materie prime, quella per il trasporto e la gestione del contatore. E ancora: gli oneri di sistema e le imposte.
«È sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando essendo la materia prima per produrre elettricità»
«Intanto non è questione di parole, ma del mercato. È sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante essendo la materia prima per produrre elettricità e noi ne avremo un effetto importante sulla boletta. Circa l’80% degli aumenti vengono dal gas. C’è da mitigare innanzitutto il trimestre perchè a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l’aumento è importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa», ha chiarito Cingolani. «Perchè è un mercato globale. E poi c’è da mettere in piedi un intervento strutturale perchè, per quanto sembra siano saturando questi aumenti di costi, sono aumenti che rimarranno in bolletta per cui bisognerà lavorare sulla parte strutturale», ha rimarcato.
La misura per scongiurare il rincaro delle bollette dovrebbe essere discussa già oggi al Cdm. Il provvedimento però non dovrebbe passare per un taglio dell’Iva, come spiega ‘Today’, ma per lo stop agli oneri di sistema. Dovrebbero essere circa 3 miliardi di euro le risorse previste dal decreto per compensare gli aumenti previsti nel prossimo trimestre.
Bolletta elettrica in aumento? Cingolani annuncia che l’esecutivo è al lavoro per scongiurare i rincari e parla della strada del nucleare in Italia
Cingolani è intervenuto anche sul tema del nucleare, dopo il polverone sollevato dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha rilanciato l’ipotesi di una centrale in Lombardia. «Oggi noi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie, e quelle nuove al momento non ci sono ancora». Poi il ministro ha evidenziato: «Io non ho cambiato idea. Ho raccontato che oggi ci sono 4 paesi che stanno studiando sorgenti di energia alternative, i reattori di quarta generazione. Ho detto che queste fonti non sono mature, che probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure. Qualora questo fosse verificato, sarebbe importante capire se possono essere usate». Leggi anche l’articolo —> Super Green Pass via libera dal Senato, dl diventa legge: cosa prevede, no tamponi gratis