Non proprio un debutto da ricordare. Il clic day per la richiesta del bonus mobilità 2020 per l’acquisto di bici, monopattini elettrici e hoverboard è partito alle 9 di oggi, martedì 3 novembre 2020, con il sito che però risultava inaccessibile. La piattaforma, creata dalla società di Ict del Tesoro, Sogei, non consentiva l’accesso agli utenti nonostante i ripetuti tentativi. Una volta che i tecnici hanno ripristinato il sistema, l’attesa nella sala d’aspetto virtuale è stata tutt’altro che facile da gestire. Chi è riuscito poi ad entrare con le credenziali Spid (il sistema pubblico di identità digitale) ha dovuto attendere per parecchie ore il proprio turno. Alle 12 di stamani il numero di utenti in coda risultava superiore a 560mila. E non è finita qui: a causa di un sovraccarico di Poste, ma anche di altri operatori, non pochi utenti hanno avuto problemi ad accedere nei 20 minuti a disposizione.
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Bonus mobilità 2020, clic day disastroso: sito inaccessibile e SPID Poste non funzionante
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, come riporta “Il Fatto Quotidiano”, avrebbe telefonato agli ad di Sogei e di Poste, per chiedere loro di seguire in prima persona l’affaire del bonus. «Ci sono stati dei problemi, ci hanno riferito, dovuti al sistema Poste e Spid e a un affollamento in contemporanea, che, come mi ha personalmente riferito Sogei, è andato ben oltre tutte le aspettative», ha spiegato questi rimarcando che i soldi basteranno per tutti: «Abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Bilancio e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati», ha specificato.
Lamentele da ogni dove: SPID Poste Italiane non avrebbe funzionato a dovere
Caos enorme oggi per il bonus mobilità 2020: tra problemi tecnici, con provider in grossa difficoltà, errore 502 gateway e lo SPID Poste che non ha funzionato. All’interno della pagina Facebook di Poste Italiane, e in particolare nel post più recente pubblicato dallo staff e rilanciato da ‘Bufale.Net’, effettivamente si può percepire il malumore del pubblico per SPID Poste Italiane che non ha lavorato a dovere. «Ero in coda con 30.000 persone davanti, arriva il mio turno: bonus perso per malfunzionamento SPID poste. Mi rimetto in coda, 120.000 persone davanti. Arriva il mio turno: bonus perso per SPID Poste non funzionante. Ora sono di nuovo in coda, 350.000 persone davanti. Dubito resterà qualcosa del fondo arrivato al mio turno, a meno che quelli davanti a me non abbiamo tutto uno SPID Poste!» e non si è trattata di una voce isolata. Leggi anche l’articolo —> Salvini in Senato: «Per qualcuno la ricetta è chiudere, per noi è curare»