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Buccinasco, incendio in palestra: arrestati l’ex amante 67enne della proprietaria e la nuova compagna

01/07/2021 17:32

1 luglio 2021 – Tentato incendio a Buccinasco in uno studio di pilates, dopo il primo colpo andato a segno nella palestra del piano inferiore. Sono finiti in manette i due indagati per l’incendio divampato a fine maggio, dopo il tentativo di appiccare un altro incendio nello stesso stabile. Sono un dentista 67enne e la sua compagna. Non si esclude il movente passionale, visto che lo studio di pilates è di proprietà dell’ex amante del dentista.

buccinasco incendio

Incendio nella palestra di Buccinasco

Quanto scoperto dagli investigatori ha lasciato tutti gli abitanti di Buccinasco e dintorni a bocca aperta. Ad appiccare il fuoco alla palestra Fit Boutique del comune milanese, lo scorso 28 maggio, sarebbe stato il dentista 67enne del piano di sopra, G. L. B. Tradito dalle telecamere di sorveglianza e da tutta una serie di prove, egli ha tentato il secondo colpo, fortunatamente non andato a buon fine, la sera del 27 giugno, insieme alla compagna, una pensionata di 64 anni, nubile, che ha una relazione sentimentale con il dentista.

Nel momento del tentativo del secondo rogo, i Carabinieri avevano già sotto sorveglianza gli indagati, per i quali le manette sono scattate immediatamente. Agli indagati sono stati contestati i delitti di incendio doloso aggravato dai motivi abietti e dal danno di rilevante entità e di attentato alla sicurezza di un impianto di gas. Si trovano ora nel carcere di San Vittore.

Com’è andata

Sarebbero stati loro, infatti, a dare fuoco – nel giro di un mese – alla palestra “Fit Boutique” di Buccinasco, al civico 48 di via degli Alpini, e allo studio di pilates che si trova nello stesso palazzo, ma al piano superiore. A incastrarli sono stati i Carabinieri della compagnia di Corsico, guidati dal maggiore Domenico La Padula e dal tenente Armando Laviola.

Gli investigatori lavoravano al caso dal 28 maggio, quando un rogo aveva distrutto la palestra che due giovani avevano aperto da un paio di anni in quello stabile. I militari hanno però subito escluso che dietro le fiamme si nascondessero interessi della criminalità organizzata e hanno concentrato la loro attenzione su altro. Le telecamere di videosorveglianza comunali avevano infatti ripreso un uomo e una donna arrivare a bordo di un’auto pochi minuti prima che l’incendio scoppiasse. Quella macchina, hanno poi accertato le indagini, era quella del 67enne, il cui studio dentistico si trova proprio al piano superiore rispetto alla palestra.

Le indagini

Dopo aver identificato il dentista – tradito anche, ma non solo, dalla sua auto – i Carabinieri sono arrivati alla donna, che sarebbe la sua amante da qualche mese e che è particolarmente riconoscibile per il biondo platino che caratterizza i suoi capelli. Individuati i sospettati, investigatori e inquirenti hanno cominciato a tenerli d’occhio continuando a raccogliere prove e indizi che potessero incastrarli senza possibilità di appello.

Il rogo allo studio di pilates

Erano infatti già nel mirino degli investigatori quando, la sera del 27 giugno, i due hanno tentato il secondo rogo. Questa volta, però, avrebbero concentrato le loro attenzioni sullo studio di pilates che si trova proprio accanto al dentista e che è gestito da una 50enne con cui il professionista ha intrattenuto una relazione extraconiugale per una decina di anni, fino a febbraio del 2021. Il loro piano, però, in quel caso è fallito. Le micce sistemate fuori dalla porta che avrebbero poi portato all’innesco con la benzina all’interno si erano spente da sole e il rogo non era mai scoppiato.

A quel punto, per i due è scattato l’arresto: i Carabinieri hanno ritrovato nello studio del dentista e nella casa dell’amante varie prove che dovrebbero essere sufficienti a incastrare i due indagati. Nella villetta è stata anche trovata la tanica usata per portare la benzina la sera del 27 giugno. La stessa tanica che la 64enne aveva riempito in un distributore di via Lodovico il Moro senza sapere di essere ripresa dalle telecamere.

Il movente

Secondo quanto finora ricostruito dalle indagini, è verosimile che l’incendio alla palestra servisse per far scendere il prezzo dell’immobile, per poi acquistarlo in un secondo momento. Il secondo rogo, invece, con ogni probabilità era un’idea nata per cercare di sviare le indagini. Non è escluso che di mezzo ci fosse anche qualche motivo sentimentale, vista la relazione conclusa da poco tra la proprietaria dello studio e il dentista. >> Tutte le news di UrbanPost