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La busta paga cambia, novità su aliquote Irpef, assegno unico figli e non solo

15/04/2022 13:18

Stipendi, come cambia la busta paga? In merito alle importanti novità introdotte a partire dal mese di marzo Irene Consigliere del «Corriere della Sera» ha intervistato Francesco Zacchetti, direttore operativo di Key Payroll, società del gruppo SGB Humangest. Diverse voci della busta paga sono cambiate. È stata modificata la tassazione Irpef e sono nuove pure le regole del trattamento integrativo ed è stato inserito l’assegno unico. «Nella legge di bilancio 2022, il governo ha inserito alcune misure che modificano il cedolino paga di oltre 22 milioni di lavoratori dipendenti in Italia. Alcune prime novità sono entrate in vigore già a gennaio, ma è dalla busta paga di marzo che sono stati applicati tutti i cambiamenti», ha detto l’esperto. L’intento di Zacchetti fornire una «sorta di vademecum per la lettura della busta paga documento da sempre di non facilissima decifrazione per i non addetti ai lavori».

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La busta paga cambia, novità su aliquote Irpef, assegno unico figli e non solo

Sono cambiate le aliquote che si applicano ai diversi scaglioni di reddito, andando a pesare sul “netto”. Per i redditi da 0 a 15 mila euro, resta in vigore l’aliquota prevista del 23%, mentre cala al 25% (dal 27%) quella per la fascia di reddito immediatamente superiore, vale a dire quella fra i 15.001 e i 28 mila euro. Dove precedentemente veniva applicato uniformemente il 38% per i redditi da 28 mila a 55 mila euro, ora la fascia viene divisa fra i redditi 28.001-50 mila euro (35%) e 50.001-55 mila euro (43%). L’aliquota Irpef pari al 43% si applica a tutti i redditi superiori ai 50.001 euro. Novità anche per quanto concerne il trattamento integrativo per ridurre la pressione fiscale. Per tutti coloro il cui reddito rimane sotto 15 mila euro, continua ad essere riconosciuto pure per il 2022 il trattamento integrativo (bonus) di 1.200 euro annui.

busta paga 2022

Come si legge

Come si legge sul «Corriere della Sera» novità anche per quel che riguarda l’assegno unico. Non sarà più presente come voce all’interno del cedolino. Non importa: esso sarà infatti erogato dall’INPS previa domanda, direttamente sul conto corrente del richiedente. L’obiettivo della misura, come saprete, è quello di semplificare l’ambito dei contributi a sostegno della natalità e consiste in un aiuto economico per ogni figlio a carico fino ai ventuno anni di età. Leggi anche l’articolo —> Bonus bollette 2022, perché è “automatico”: introdotti nuovi requisiti

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