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Orrore nel Casertano, 22enne con deficit cognitivo chiusa in casa, violentata e filmata

26/01/2021 08:48

È davvero disumana la storia di violenza proveniente da Maddaloni, in provincia di Caserta. Una donna, 22enne con deficit cognitivo, è stata picchiata, violentata a turno e filmata da tre aguzzini. I carnefici, due uomini e una donna, avrebbero persino provato a convincere la vittima ad accusare il padre per gli abusi subiti nei giorni di segregazione.

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Caserta violenza

Caserta, violenza su 22enne con deficit cognitivo: scomparsa per tre giorni ha fatto ritorno raccontando la vicenda

La donna, una 22enne del posto affetta da gravi deficit cognitivi, era scomparsa da qualche giorno dalla propria abitazione e il padre, preoccupato, si era rivolto alla polizia. Dopo aver denunciato la scomparsa al commissariato la giovane avrebbe però fatto ritorno a casa, accompagnata proprio da uno dei tre aguzzini. È stato così che è emersa la storia di inaudita violenza. La giovane, con l’aiuto di una psicologa, avrebbe raccontato il tutto sebbene i tre avessero cercato – senza riuscirci – di convincere la donna a denunciare il padre per gli abusi subiti. D’altra parte, i filmati acquisiti dalla polizia parlano chiaro.

Caserta violenza

Segregata, picchiata e abusata sessualmente

Uno dei tre responsabili della violenza avvenuta in provincia di Caserta avrebbe infatti ripreso il tutto con il proprio cellulare salvo poi condividere le immagini con gli altri. Il materiale video acquisito per le indagini dagli inquirenti certificherebbe la colpevolezza degli aggressori coinvolti in egual misura nella vicenda. Sull’episodio indagano gli agenti della Polizia di Santo e la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. I tre arrestati sono due uomini e una donna, rispettivamente di 63, 35 e 31 anni.

Durante la prigionia, i responsabili degli abusi avrebbero chiuso la donna nell’appartamento di uno di loro, togliendole il cellulare e picchiandola con un bastone di legno. Costretta a subire abusi sessuali da ognuno dei tre a turno ed in gruppo, la ragazza sarebbe perfino stata convinta a raccontare che il colpevole degli abusi fosse il padre. Il tentativo aveva l’obiettivo di distogliere da loro l’attenzione. >> Omicidio di Giulio Regeni: il 29 aprile l’udienza preliminare per gli 007 egiziani a processo

(Immagini di repertorio)