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Che fine ha fatto il cashback? La misura scompare dal Recovery Plan preparato da Draghi

23/04/2021 16:20 - Aggiornamento 23/04/2021 18:06

Oggi il Consiglio dei ministri è chiamato ad analizzare il testo del Recovery Plan. Tra le novità che saltano di più all’occhio c’è sicuramente la scomparsa del cashback. Nel documento del Pnrr di Mario Draghi, infatti, sembra essere sparita la misura e questo potrebbe far sollevare non poche polemiche dalla sponda 5 Stelle.

Mario Draghi

Cashback, la misura non compare nel Recovery Plan di Draghi

Il Cashback è una riforma istituita durante l’emergenza sanitaria che prevede la restituzione del 10%, fino a un massimo di 150 euro ogni sei mesi, delle somme spese tramite l’utilizzo di una carta di credito o del bancomat. Il bonus era stato fortemente voluto dal governo Conte II, ma ora pare scomparire nel testo del Recovery Plan di Mario Draghi. Non è detto, tuttavia, che venga completamente abbandonata: al momento, infatti, è prevista fino al 30 giugno 2022. Non si esclude, però, che possano essere inserite delle correzioni o essere adottati degli accorgimenti, cos’ da evitare i micro pagamenti con le metodo elettronico. Una richiesta di correttivi, tra l’altro, è arrivata anche dalla Corte dei Conti.

E sebbene uno degli obiettivi del cashback fosse quello di imporre una lotta all’evasione fiscale, da quando è stato inserito si è visto che non c’è stato alcun aumento significativo dei pagamenti elettronici nei piccoli esercizi. Come riporta poi Il Sole 24 Ore, però, il fatto che la misura non sia inserita tra quelle finanziabili con i fondi del Recovery Plan non significa per forza che il cashback verrà annullato. Rimane, infatti, l’opzione di recuperare i quasi 5 miliardi necessari facendo ricorso ai fondi nazionali. Molto dipenderà, quindi, dalla prossima legge di bilancio.

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Cashback di Stato 2021

La posizione della destra

Se la misura era stata acclamata dal Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia continuano a ribadire la volontà di cancellarla per utilizzare il denaro in altri modi. “Dobbiamo rivedere le risorse del cashback e portarle in un ambiente che serve di più a ristoranti, commercianti. Dobbiamo mettere a sistema delle idee di garanzie per imprese e commercio che siano adeguate a una ripartenza vera”, aveva dichiarato il sottosegretario all’Economia Caludio Durigon dai banchi della Lega. Questo anche se, poi, il 24 marzo durante un’interrogazione alla Camera aveva spiegato che il cashback “ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali. Soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni”. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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