Vai al contenuto

Laura Ziliani, Mirto Milani confessa l’omicidio commesso con le due figlie

26/05/2022 11:40 - Aggiornamento 26/05/2022 11:45

Caso Laura Ziliani, Mirto Milani confessa l’omicidio commesso con le due figlie: svelato come i tre l’hanno uccisa per denaro – Sembra proprio che il cerchio si sia chiuso. L’ex vigilessa di Temù scomparsa l’8 maggio scorso e ritrovata morta tre mesi dopo in un bosco non lontano da casa sua, in Valcamonica, è stata ammazzata dal fidanzato della figlia più grande della donna, Silvia Zani, e amante della terza figlia, Paola. Tutti e tre accusati di omicidio premeditato. Anche Silvia è stata interrogata ieri sera tardi e il suo verbale è stato secretato, mentre l’altra sarà ascoltata oggi.

laura ziliani

Laura Ziliani, Mirto Milani confessa l’omicidio commesso con le due figlie: le ultime notizie

Sarebbe stato Mirto Milani, sopranista 28enne nato a Calolziocorte, nel Lecchese, ma residente a Roncola San Bernardo, laurea in Psicologia e studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, a depistare le indagini. Aveva conosciuto Silvia Zani dieci anni prima durante una vacanza studio nel Regno Unito. Viene descritto come una specie di “manipolatore”.

Il 31 maggio, quando Laura Ziliani è morta da settimane, parlando al telefono con un amico, Milani avrebbe detto: “Io ci sto pensando ultimamente che magari Laura ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto e ora si sta facendo la bella vita da qualche parte”. Voleva far credere all’idea dell’allontanamento volontario: “La situazione era disastrosa, lei spendeva più di quello che prendeva”. Poi una frase che oggi suona agghiacciante: “Io alla fine le volevo un gran bene, era una bravissima persona e voleva molto bene alle sue figlie”.

laura ziliani

Come è stata uccisa, il movente economico

Come è stata uccisa Laura Ziliani? La ricostruzione fatta dagli inquirenti dice che la sera del 7 maggio la donna è stata prima stordita con benzodiazepine probabilmente assunte con una tisana. A procurarsi il farmaco potrebbe essere stata Silvia, dipendente di una casa di riposo. Il movente sarebbe stato di natura economica. La donna aveva chiesto alle figlie di investire i 40mila euro ricevuti come eredità dal padre per la ristrutturazione di alcuni appartamenti che aveva dato in affitto. Leggi anche l’articolo —> Tragedia in Senegal, 11 neonati morti in incendio in ospedale

ziliani