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Chi è Ignazio La Russa, il nuovo presidente del Senato

13/10/2022 14:58 - Aggiornamento 16/01/2024 19:47

Ultime notizie politica, chi è Ignazio La Russa eletto giovedì 13 ottobre 2022 presidente del Senato all’avvio della XIX legislatura del Parlamento italiano. Chi è Ignazio La Russa, leader tra i fondatori di Fratelli d’Italia ed una lunghissima militanza nelle fila della destra storica italiana prima e del centrodestra poi.

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Ignazio La Russa nuovo presidente del Senato

Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato giovedì 13 ottobre 2022 alla prima votazione, con 116 voti a favore (su una maggioranza di 104). 66 sono state le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre e altrettanti a Calderoli.

L’Aula di Palazzo Madama ha sottolineato il momento con un lungo applauso. Ha dichiarato Giorgia Meloni leader del partito in cui milita anche La Russa e premier in pectore: “Orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia”. L’elezione di La Russa a presidente, seconda carica dello Stato, è stata salutata dall’aula del Senato con un lungo applauso.

«Non ci crederete ma non avevo preparato discorsi». Sono queste le prime parole di Ignazio La Russa da presidente del Senato. La Russa ha ringraziato tutti coloro che lo hanno votato, tutti quelli che «non» lo hanno fatto e anche «chi mi ha votato pur non essendo di centrodestra». Insomma, un riconoscimento chiaro al fatto che la sua elezione è avvenuta nell’ambito di una coalizione divisa. Ha anche voluto rendere omaggio «al mio amico Roberto Calderoli», suo principale antagonista nelle trattative degli ultimi giorni, «che considero seduto qui accanto a me».

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Chi è Ignazio La Russa

Ignazio Benito Maria La Russa, 75 anni, è un politico di lungo corso della destra italiana. Siciliano di nascita, arriva da una famiglia che vive la politica fin dagli anni ’40: in quel periodo il padre Antonino fu segretario del Partito Nazionale Fascista a Paternò, città che ha dato i natali anche a Ignazio. Ha studiato in Svizzera e poi in Lombardia, a Pavia, dove si è laureato in Giurisprudenza.

La carriera politica di Ignazio La Russa inizia a decollare nel 1971, quando diviene segretario del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, il partito della destra post-fascista.

L’elezione a consigliere regionale in Lombardia

La Russa nel 1985 viene candidato alle elezioni regionali in Lombardia dal Movimento Sociale Italano, venendo eletto nel collegio di Milano con 24 096 preferenze. verrà poi riconfermato alle regionali lombarde del 1990 con 13 807 preferenze. Nel 1987, nelle vesti professionali di avvocato, è stato il legale della famiglia Ramelli al processo per l’omicidio del giovane militante missino, uno degli eventi che hanno segnato il periodo buio degli opposti estremismi. Dal 1989 al 1994 La Russa è anche stato consigliere comunale, a San Donato Milanese, grosso centro dell’hinterland del capoluogo lombardo.

Lo sbarco alla Camera e la svolta di Fiuggi

Alle elezioni politiche del 1992 Ignazio La Russa venne candidato, ed eletto, contemporaneamente sia alla Camera dei deputati sia al Senato della Repubblica nella circoscrizione Lombardia nelle liste dell’MSI, optando per il seggio alla Camera Fu poi riconfermato tra le liste di Alleanza Nazionale alla Camera nelle politiche del 1994, ricoprendo poi il ruolo di vicepresidente.

Durante la Svolta di Fiuggi nel 1995, fu in prima linea nella fondazione di Alleanza Nazionale a fianco di Gianfranco Fini. La Russa è stato poi eletto ininterrottamente come deputato nelle file del Centrodestra fino al 2018, quando invece è passato al Senato.

Ministro della difesa e coordinatore nazionale del Popolo delle Libertà

Il 7 maggio 2008 Ignazio La Russa venne nominato ministro della Difesa del governo Berlusconi IV. L’11 maggio 2008 diviene reggente di AN, carica che ricoperto fino all’ingresso di Alleanza Nazionale nel Popolo della Libertà, fatto avvenuto il 29 marzo 2009, venendo poi nominato coordinatore nazionale del PdL assieme a Sandro Bondi e Denis Verdini.

Fratelli d’Italia, vicepresidente e infine presidente del Senato

Il 17 dicembre 2012 Ignazio La Russa annuncia la sua uscita dal Popolo della Libertà e tre giorni dopo fonda, assieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, il nuovo partito Fratelli d’Italia. Alle elezioni politiche del 2013 è rieletto deputato con Fratelli d’Italia, optando per il seggio nella circoscrizione Puglia.

Dopo 26 anni trascorsi ininterrottamente alla Camera dei deputati (dal 1992 al 2018), alle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Lombardia – 04 (Rozzano) per la coalizione di centro-destra in quota Fratelli d’Italia. Il 28 marzo dello stesso anno viene eletto vicepresidente del Senato della Repubblica con 119 voti.

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 La Russa viene candidato per il Senato nel collegio uninominale Lombardia – 05 per il centro-destra e come capolista nel collegio plurinominale Lombardia – 02. Vince il collegio uninominale con il 46,40%. Il 13 ottobre del 2022 è eletto presidente del Senato alla prima votazione con 116 voti.

Ignazio La Russa politico controverso

Da ministro della Difesa, nel settembre del 2008, intervenendo a un anniversario della resistenza di Roma all’occupazione nazista nel 1943, Ignazio La Russa scelse di sottolineare il patriottismo di quegli italiani che hanno combattuto contro l’avanzata delle forze alleate. Il giorno prima, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex dirigente giovanile neofascista, aveva dichiarato al quotidiano Corriere della Sera di “non aver e mai considerato il fascismo un “male assoluto”. Questa controversia ebbe una larga eco in Europa e ne parlarono praticamente tutti i quotidiani tra cui l’inglese The Guardian.

La scheda di Ignazio La Russa su Senato.it

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