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Chi è Tatjana Rojc, l’intellettuale prestata dal Pd ai “responsabili” in Senato

28/01/2021 16:15

Scrittrice triestina di lingua slovena, Tatjana Rojc è il decimo senatore senza il quale, a palazzo Madama, il gruppo degli Europeisti pro-Conte non sarebbe potuto nascere. La senatrice in carica dal 2018 è passata ora con i “responsabili”, ma ripete che la sua casa è il Pd. Tatjana Rojc è più un’intellettuale che una politica, e al centro della sua attività c’è la valorizzazione delle minoranze etniche e linguistiche in Italia.

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Chi è Tatjana Rojc

La senatrice Rojc, classe 1961, con un curriculum da docente, in Senato è un po’ un’outsider. Ex docente di letteratura all’Università di Nova Gorica, si potrebbe dire che sia arrivata in Parlamento “quasi per caso”. Anche in Friuli Venezia Giulia, terra d’elezione della Rojc, la sua elezione in Senato è stata quasi una sorpresa, perché “il percorso non è stato quello politico tradizionale”, raccontano i cronisti di stampa locale a IlGiornale.it. L’approdo in Parlamento nel 2018, quando il Pd, per le elezioni politiche, era alla ricerca di un profilo indipendente che rappresentasse la comunità slovena, destinataria di un seggio. Tatjana Rojc è una scrittrice, e il celebre scrittore Boris Pahor è la sua guida. Insieme, i due intellettuali hanno dato alle stampe “Così ho vissuto un secolo”, edito da La Nave di Teseo, in lingua slovena nella sua versione originale. Sempre per La Nave di Teseo è “La figlia che vorrei avere”, il suo esordio nel romanzo italiano, del 2017.

L’attività in Senato per le minoranze

Come senatrice, Tatjana Rojc ha portato con sé i temi a cui è casa in quanto appartenente alla minoranza slovena. “Una delle sue battaglia è quella riabilitazione dei fucilati della Prima guerra mondiale. Un fatto che per noi (del Friuli Venezia Giulia, ndr) ha una rilevanza storica e culturale molto importanti”, spiega a IlGiornale.it Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia e corregionale di Rojc. Il disegno di legge per la “riabilitazione storica degli appartenenti alle Forze armate italiane condannati alla fucilazione” è stato presentato, per poi essere ritirato e infine ripresentato di recente.


Portavoce culturale della minoranza slovena e per le minoranze in generale, Rojc ha scritto il decreto legge per la “ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992”. Ma non solo minoranze: ha depositato un ddl per l’istituzione di una Zona logistica semplificata rafforzata nella regione Friuli Venezia Giulia. Ha inoltre raccolto le firme per il referendum per evitare la riduzione dei seggi in Parlamento. >> Tutte le news

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