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Crisi governo, Paragone (Italexit): “Sono l’unico del Gruppo Misto che non è stato chiamato”

28/01/2021 12:56

Crisi di governo, “tutti mi schifano, credo di essere l’unico parlamentare del Gruppo Misto che non ha ricevuto alcuna chiamata”. Così Gianluigi Paragone, senatore del gruppo misto e fondatore di “Italexit” ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

Crisi di governo, Paragone: “Del mio gruppo Giarrusso e Martelli sono stati contattati, di me sapevano avrei detto ‘no’ in ogni caso”

Sulle trattative per il Conte ter. “Tutti mi schifano, credo di essere l’unico parlamentare del Gruppo Misto che non ha ricevuto alcuna chiamata”, ha affermato Paragone. “Italexit è composta da me, Mario Giarrusso e Carlo Martelli, loro due sono stati contattati più volte. Uno dei miei, ancora oggi, è costretto ad andare a parlare con un importante governativo, ex capo politico del M5S, che lo sta pregando per trovare un’intesa. A me neanche mi hanno chiamato perché sapevano che gli avrei detto di no in ogni caso. Almeno questi inciucioni hanno avuto la decenza di rispettare la mia dignità”.

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“M5S raccoglieva le firme per uscire dall’Euro, adesso chiedono i voti degli Europeisti… Di Battista abbia il coraggio di uscirne”

Sul nuovo gruppo degli Europeisti, Paragone è caustico con gli ex compagni 5S. “Fino a poco tempo fa quelli del M5S raccoglievano le firme per uscire dall’Euro. Nelle settimane scorse hanno definitivamente chiuso il sito Fuori dall’euro e hanno chiuso il dominio. Si vergognano della loro storia. Questi sono passati da Gianroberto Casaleggio a Bruno Tabacci, da Dario Fo a Mario Monti. Renzi alla fine entrerà in maggioranza e darà le carte perché il pallottoliere al Senato finora ha acquisito solo Vitali come voto nuovo”.

“Molto probabilmente Conte se ne andrà a casa”, prosegue il fondatore di “Italexit”. “Se anche dovesse riuscire nella sua operazione sarà un perdente perché dopo aver attaccato Renzi in Parlamento sarebbe costretto a riaccoglierlo in maggioranza. Di Battista se ne dovrà fare una ragione. Se Di Battista non fa uscire i suoi dal M5S, il valore dei dibattistiani è zero. Alessandro deve avere il coraggio di uscire dal M5S e dire: a questo mercato delle vacche non ci stiamo”.

“Noi di Italexit –  conclude Paragone – non andremo al Quirinale. Un partito che ha 3 senatori e ha un’identità politica vera non viene ammesso neanche come componente perché secondo il regolamento se non hai un simbolo non puoi costituire un gruppo parlamentare”. >> Le notizie di politica italiana