Chiara Ferragni dopo il “Pandorogate”: facciamo due conti. La celebre influencer milanese si trova sotto la lente della Guardia di Finanza, accusata di truffa aggravata legata alla vendita di pandori e uova di Pasqua. Ma quanto ha realmente guadagnato Chiara Ferragni da questi prodotti, e quanto ha perso a causa delle indagini?
Il caso Pandoro e le accuse di truffa
Secondo l’accusa, Chiara Ferragni avrebbe ottenuto profitti ingiusti promuovendo il pandoro con l’idea che una parte dei ricavi sarebbe stata donata all’ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere la ricerca contro il cancro. Tuttavia, la somma effettivamente devoluta in beneficenza sarebbe stata di molto inferiore alle aspettative dei consumatori. Le indagini hanno coinvolto anche le uova di Pasqua promosse dall’influencer nel 2021 e 2022, sempre con lo stesso modello di collaborazione. (Continua a leggere dopo la foto)
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I guadagni di Chiara Ferragni con il Pandoro e le uova di Pasqua
Quanto ha guadagnato esattamente Chiara Ferragni da questi contratti? Secondo le indagini, nel novembre 2021, la sua società Fenice srl ha firmato un accordo con Balocco per un corrispettivo di 400mila euro, mentre la TBS Crew ha incassato 675mila euro, portando il totale a oltre un milione di euro. A fronte di questi guadagni, la donazione destinata all’ospedale di Torino è stata di soli 50mila euro, versata dalla Balocco spa. Per le uova di Pasqua, Fenice srl ha ottenuto 150mila euro, e un secondo contratto con Cerealitalia-ID spa ha garantito altri 250mila euro. Anche qui, le polemiche non sono mancate, soprattutto per l’accusa di pubblicità ingannevole mossa dall’Antitrust. (Continua a leggere dopo la foto)
Le conseguenze legali: multe e donazioni
A causa delle accuse di pubblicità ingannevole, l’Antitrust ha imposto a Chiara Ferragni una multa di un milione di euro, ma l’influencer ha voluto sottolineare di aver donato personalmente la stessa cifra all’ospedale di Torino, che ha confermato il versamento. Per il caso delle uova di Pasqua, come ricorda The Social Post, Chiara ha raggiunto un accordo con l’Antitrust pagando 1,2 milioni di euro, destinati all’impresa sociale “I Bambini delle Fate”. Con queste vicende che mettono in discussione i conti di Chiara Ferragni, la difesa dell’influencer è al lavoro per convincere la Procura a richiedere l’archiviazione delle accuse di truffa aggravata. Intanto, l’immagine dell’imprenditrice digitale continua a essere sotto pressione, mentre le polemiche sui suoi guadagni e sulle modalità delle sue collaborazioni non sembrano destinate a placarsi presto.