Fratelli Bianchi al cimitero prima della morte di Willy Monteiro Duarte – Ultimi aggiornamenti, 10 settembre 2020. Sono ancora tante le zone d’ombra dell’omicidio di Colleferro. Nelle ultime ore sono emerse alcune dichiarazioni choc da parte delle quattro persone arrestate per la morte del giovane Willy. Come si legge nelle carte dell’indagine, durante l’interrogatorio di garanzia, Marco Bianchi ha confessato che, prima di arrivare a “Largo Oberdan”, nei pressi del locale “Due di picche”, stava facendo sesso in un cimitero con tre ragazze appena conosciute. Con lui c’erano anche il fratello, coinvolto nella rissa, e un amico. I due non hanno saputo indicare il nome delle giovani con le quali si stavano accompagnando.
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Colleferro omicidio, fratelli Bianchi choc: «Facevamo sesso al cimitero con tre sconosciute»
Un dettaglio agghiacciante spunta dalle carte dell’indagine sull’uccisione del 21enne Willy Monteiro a Colleferro. I fratelli Bianchi, prima di essere chiamati «a fare i giustizieri», stavano avendo un rapporto sessuale al cimitero con tre ragazze. “Marco Bianchi riferiva che allontanatosi dal pub in compagnia del fratello, di un amico e di tre ragazze delle quali non sapeva riferire il nome, mentre stavano consumando un rapporto sessuale vicino al cimitero, ricevevano una telefonata da parte del loro amico Michele Cercuozzi che gli chiedeva di intervenire in loro soccorso a Colleferro”, si legge nelle carte, diffuse dal quotidiano “Il Tempo”.
Zone d’ombra, tanti i punti da chiarire: chi ha sferrato il colpo mortale al 21enne?
Su Repubblica, invece, pubblicate le parole del giudice per le indagine preliminari: «L’indagato, interrogato per primo riferiva che, allontanandosi dal pub in compagnia del fratello, di un amico e di tre ragazze delle quali non sapeva riferire il nome. Mentre stavano consumando un rapporto sessuale ‘vicino al cimitero’ ricevevano una telefonata da parte del loro amico Michele Cerquozzi, il quale, a suo dire, era impegnato in una violenta discussione a Colleferro. E chiedeva loro di intervenire in suo soccorso». Messo giù il telefono i fratelli Bianchi si sono recati con il loro Suv nero sul luogo dove Willy è stato brutalmente ucciso. Resta da capire chi abbia sferrato il colpo mortale al 21enne: Marco Bianchi nega “di aver colpito la vittima con calci o pugni” e precisa “che né il fratello, né gli altri indagati, hanno usato violenza nei confronti di quanti coinvolti nella discussione”. Leggi anche l’articolo —> Willy Monteiro, la compagna di Gabriele Bianchi: «Io incinta penso alla famiglia del 21enne ucciso»