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Colonnello ucraino in pensione torna in guerra e muore: la storia del coraggioso Oksanchenko

01/03/2022 14:57 - Aggiornamento 01/03/2022 14:58

Sono tante, tantissime le storie di coraggio che arrivano dall’Ucraina in queste ore. Tra quelle che più hanno commosso il popolo del web la vicenda di Oleksandr Oksanchenko. Si tratta di un colonnello ucraino, uno dei migliori top gun al mondo. È morto in un combattimento aereo. 

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Oksanchenko 1

Colonnello ucraino in pensione torna in guerra e muore: la storia del coraggioso Oksanchenko

Tra le tante vittime di questa guerra voluta da Putin anche il colonnello ucraino Oleksandr Oksanchenko. Il presidente Volodymyr Zelensky ha conferito al soldato il titolo di eroe dell’Ucraina, alla memoria. Oksanchenko è morto in battaglia, deviando gli aerei nemici. “Il colonnello Oleksandr Oksanchenko, ora eroe dell’Ucraina, è morto in una battaglia aerea, distraendo gli aerei nemici. È un dolore che non abbia ricevuto il titolo di eroe dell’Ucraina mentre era vita, perché ne valeva la pena. Per noi sarà un eroe per sempre. Per sempre vivo”, ha scritto Lana Borisova su Facebook. L’uomo, con oltre duemila ore di volo, era considerato tra le figure più brillanti nel suo campo. Un punto di riferimento per tanti, eccellente top gun. Ad aggiungere ancora più valore al suo gesto un particolare: Oksanchenko si era ritirato nel 2018, aveva continuato a prestare servizio come consulente e formatore. Dopo l’attacco dello zar russo all’Ucraina, aveva deciso di tornare in battaglia, volontariamente. Lui in pensione; ed è morto da eroe. 

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Chi era il brillante top gun

Un profilo strepitoso quello del colonnello ucraino: Oksanchenko aveva guadagnato fama internazionale come pilota da esposizione del Su-27 Flanker con l’831a Brigata Aerea Tattica della Guardia dalla base aerea di Myrhorod, prendendo parte a vari spettacoli aerei europei tra cui SIAF, Royal International Air Tattoo e Czech International Air Fest. In particolare, al RIAT 2017, volando con il Sukhoi Su-27P1M aveva ricevuto il Trofeo “As the Crow Flies” (FRIAT Trophy), per la migliore dimostrazione di volo in assoluto secondo la valutazione dei membri del Friends of the Royal International Air Tattoo. Leggi anche l’articolo —> Marco Gallipoli e la fuga a piedi dall’Ucraina con i suoi bambini: «È tutto un gioco»