Vai al contenuto

Come districarsi nel mare delle app del gioco online

08/02/2022 15:17

Lontani sono i tempi del Nokia e di Snake, il serpente quadrato passato alla storia come il primo gioco per cellulare. Gli smartphone di oggi fanno davvero tutto, dai biglietti aerei con tanto di upgrade in Business Class con un click ai referti medici senza dover nemmeno uscire di casa per ritirarli. Come le vecchie icone dei primi Windows, le app hanno trasformato i dispositivi smart, che si tratti di telefoni, tablet o addirittura orologi, in minicomputer e le aziende di tutto il mondo hanno arricchito la propria offerta di software dedicati per cogliere al volo l’opportunità di raggiungere i propri clienti sempre e ovunque. Ma la storia non è fatta solo di strade in discesa e la fama di cui gode ora Bet22, una delle piattaforme da gioco più di grido del momento, è il risultato di anni di duro lavoro per conquistare credibilità di fronte a un pubblico diventato globale.

Restando in tema di casinò online, lo sbarco sulla rete del gioco d’azzardo è avvenuto quasi in concomitanza con la diffusione stessa di internet. I primi siti erano ancora rudimentali in termini di grafica e la lentezza, almeno in termini odierni, delle ormai iconiche connessioni 56K ne limitava l’uso ai software più semplici e soprattutto alle scommesse sportive. Grazie alla banda larga e alla nascita degli smartphone, gli operatori possono oggi offrire i propri servizi contemporaneamente a utenti di tutto il mondo e da dispositivi di ogni dimensione con app che non solo garantiscono un’esperienza immersiva in termini audio-visivi, ma anche praticità. Con il denaro digitale, infatti, che si tratti di carte di credito o portafogli elettronici, le vecchie fiche sono andate in pensione, sostituite dal collegamento diretto per trasferimenti istantanei e gratuiti in entrata e in uscita.

Il successo del gioco online non è stato automatico, ma ha richiesto l’intervento dei vari governi per creare requisiti uniformi e garantire la sicurezza degli iscritti a livello globale. Se negli anni ruggenti dei casinò digitali le truffe erano purtroppo all’ordine del giorno, al giorno d’oggi operare legalmente richiede il possesso di una licenza e il monitoraggio sia prima dell’apertura che durante il gioco da parte degli enti competenti. Se si pensa, per esempio, all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana, ricevere la concessione a gestire un casinò in rete con sede nella Penisola richiede un capitale ingente, anni di comprovata esperienza e un controllo costante della distribuzione delle vincite.