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Come fare per estinguere i debiti verso Equitalia

26/01/2023 08:39

Sono molteplici le soluzioni che il nostro ordinamento mette a disposizione di chi ha accumulato dei debiti. Esse variano, nella maggior parte dei casi, in funzione delle garanzie a disposizione del debitore e a seconda dell’entità del debito. Vale la pena di tener presente che con un soggetto solvibile, individuare un sistema per non pagare, o comunque per pagare meno, è meno semplice rispetto a quel che avviene con un soggetto nullatenente. Se desideri richiedere ora un’assistenza per cancellare i tuoi debiti puoi comunque fare riferimento a Piano Debiti, azienda leader in Italia dal 2014.

Il sovraindebitamento

Nel nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza è presente una sezione che riguarda il cosiddetto sovraindebitamento, vale a dire l’insieme di circostanze nelle quali il debitore non riesce a far fronte ai debiti. Una soluzione è l’esdebitazione, a cui si può ricorrere solo se la crisi non è stata provocata da malafede o da grave colpa. Si tratta, in particolare, della liberazione dai debiti e dal rischio di un pignoramento. All’esdebitazione possono accedere coloro che si ritrovano indebitati per colpa del lavoro – siano essi imprenditori o professionisti – ma anche i privati, vale a dire le persone che hanno contratto un debito per ragioni personali o familiari.

L’esdebitazione

In genere l’esdebitazione permette di usufruire di una decurtazione dei debiti, inclusi quelli che sono stati contratti con il Fisco. Per di più una riforma di poco tempo fa ha reso possibile liberarsi di ogni passività senza essere costretti a fornire alcunché in cambio: insomma, senza pagare nulla. Attenzione, però, perché tale beneficio non può essere sfruttato per più di una volta nel corso della propria vita. La legge in questione, però, prevede che il debitore sia tenuto a rispettare gli obblighi di pagamento nel caso in cui nei 4 anni seguenti si manifestino utilità significative tali da permettere di soddisfare i creditori almeno al 10%.

Che cos’è la ristrutturazione dei debiti dei consumatori

La cancellazione parziale o totale dei debiti, quando i debitori sono privati, può essere ottenuta tramite un ricorso in tribunale che deve essere presentato usufruendo dell’assistenza di un Occ, cioè un organismo di composizione della crisi. In passato tale procedura era denominata Piano del consumatore: adesso, invece, è indicata come ristrutturazione dei debiti del consumatore. In pratica, si deposita un’istanza tramite la quale, una volta rappresentata la situazione economica del ricorrente, si richiede la cancellazione dei debiti in cambio di un pagamento minimo. La cancellazione può essere concessa anche senza che venga pagato alcunché se il debitore è privo di patrimonio o di reddito.

Le soluzioni a disposizione

Sono molteplici le soluzioni di cui si può usufruire: per esempio la cessione della pensione o di una parte dello stipendio, ma anche la vendita di un immobile con relativa soddisfazione dei creditori sulla somma ricavata. Il ricorso deve essere accompagnato da una relazione, la cui redazione spetta all’organismo di composizione della crisi. È presente anche una valutazione relativa alla completezza e all’attendibilità della documentazione del debitore. In seguito, il giudice stabilisce se il beneficio può essere accordato a prescindere dalla volontà dei creditori: insomma, non conta se ci sono dei creditori che si oppongono.

Che cos’è il concordato minore

Se i debiti provengono dallo svolgimento di attività lavorativa – a prescindere dal fatto che sia professionale o d’impresa – la procedura che deve essere seguita è differente: si ricorre al concordato minore, che un tempo era conosciuto come accordo di composizione della crisi. In tale eventualità, dopo che il ricorso al giudice è stato depositato, i creditori vengono coinvolti e sono chiamati a votare per manifestare o rifiutare il proprio consenso. Si concretizza l’esdebitazione unicamente in presenza di una maggioranza dei creditori corrispondente al 60%.

La liquidazione controllata

Infine, non si può non citare la liquidazione controllata del sovraindebitamento, con l’accordo dei creditori. Dall’esdebitazione in ogni caso rimangono esclusi gli obblighi alimentari e di mantenimento, così come i debiti relativi al risarcimento danni che scaturisce da un fatto illecito extracontrattuale. Inoltre, non ci si può liberare dei debiti che riguardano sanzioni penali di carattere pecuniario non accessorie ai debiti estinti.