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Come ottenere una pensione più alta

08/11/2023 10:31 - Aggiornamento 15/01/2024 16:58

La pensione è sempre più vicina e voi avete iniziato a domandarvi se esistano dei metodi per aumentare un po’ quello che sarà il vostro assegno mensile.

Indipendentemente dal fatto che riusciate ad andare in pensione con 20 anni di contributi o che dobbiate aspettare un po’ di più, la vostra pensione mensile obbligatoria sarà sempre inferiore rispetto allo stipendio che avete percepito durante la vostra vita lavorativa.

La buona notizia è che ottenere una somma aggiuntiva oppure un assegno pensionistico un po’ più alto – ma anche entrambe le cose – è comunque possibile. In questo articolo vi spiegheremo come fare.

Ricorrere alla pensione complementare

Tra i metodi che potrebbero aiutarvi a vivere in modo più sereno la vostra futura vita da pensionati troviamo, in primo luogo, l’adesione a una pensione complementare o integrativa.

Le pensioni integrative sono forme di previdenza complementare che funzionano come dei veri e propri investimenti. Tutelate dal decreto legge 252/2005, consentono non solo ai lavoratori, ma anche ai disoccupati, di ottenere, al raggiungimento dell’età pensionabile, una somma di denaro aggiuntiva. L’importo mensile che si otterrà varierà in base a numerosi fattori, tra i quali:

  • il tipo di pensione complementare al quale si è scelto di aderire: la scelta è tra fondi pensione aperti, PIP e, per quanto riguarda determinate categorie di lavoratori, fondi pensione chiusi o negoziali;
  • l’ammontare dei contributi versati: questi potranno variare a seconda del fondo o del piano scelto, nonché delle proprie possibilità economiche;
  • l’andamento degli investimenti: il capitale versato viene utilizzato, dal gestore del fondo o del piano, per effettuare degli investimenti. L’andamento di tali investimenti determinerà l’ammontare finale della somma della quale si potrà godere dopo essere andati in pensione.

Fare il cumulo, la ricongiunzione o la totalizzazione dei contributi

Chi, nel corso della propria vita lavorativa, ha svolto differenti lavori, potrebbe ritrovarsi con contributi versati in diverse casse previdenziali. Per evitare di perdere dei contributi e aumentare l’ammontare dell’assegno pensionistico, è possibile ricorrere, a seconda dei casi:

  • al cumulo dei contributi: permette di cumulare tutti i contributi versate ai diversi enti previdenziali senza dover pagare somme aggiuntive;
  • alla ricongiunzione: questa formula prevede lo spostamento materiale dei contributi versati presso altri enti verso la cassa previdenziale scelta. In questo caso, possono essere previsti dei costi;
  • alla totalizzazione: in questo caso i contributi non vengono spostati presso altre casse previdenziali, ma semplicemente sommati.

Effettuare il riscatto dei contributi

Tra le tante possibilità offerte dalla previdenza al fine di aumentare l’assegno pensionistico rientra il riscatto dei contributi. Questo consiste nel pagamento dei contributi non versati durante determinati periodi. Tra questi rientrano ad esempio gli anni universitari, le esperienze di lavoro all’estero, gli impieghi part time e via dicendo.

Richiedere l’accredito dei cosiddetti contributi figurativi

Quando si parla di contributi figurativi, si fa riferimento a quei contributi non versati dal datore di lavoro, ma direttamente dalla cassa previdenziale in quelle circostanze che portano a un’interruzione dell’attività del lavoratore. Tra queste circostanze rientrano ad esempio il congedo parentale e quello di maternità, il servizio militare, la mobilità e la disoccupazione. Mentre in alcuni casi l’ente previdenziale provvede direttamente, in altri il lavoratore deve fare domanda per ottenere l’accredito.

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